• Luce e Colore

Virgilio Riento

VIRGILIO  RIENTO_ ( Virgilio Riento d’Armiento all’anagrafe di Roma, 29 settembre 1889 / Roma, 7 settembre 1959). Attore di teatro e di cinema.

Figlio di un impresario teatrale, abituato a vivere dietro le quinte, esordisce a 9 anni, dimostrando notevoli doti comiche. Negli anni della Grande guerra diventa uno dei personaggi più conosciuti del teatro di varietà, soprattutto nel personaggio da lui creato, del contadino abruzzese  Collacchione,  personaggio che porterà anche sul grande schermo. Riento debutta nel cinema nel 1936 con una particina nel film di Mario Mattoli Sette giorni all’altro mondo. Ben presto si impone come caratterista  di grande talento e recita accanto agli attori più amati del tempo. Durante gli anni della occupazione,  non esiterà a rischiare la vita nascondendo nella sua casa romana gente di teatro ed attori ricercati dai nazisti. Tra questi anche Alberto Sordi.

Nel dopoguerra ritorna al cinema ed al teatro con rinnovato entusiasmo, disegnando personaggi molti al limite della macchietta ma senza mai scivolare nel grottesco e nel cattivo gusto. Girerà nella sua carriera più di 100 film. E’ ricordato  soprattutto per aver interpretato con assoluta bravura, il personaggio del  parroco Don Emilio, nella trilogia di Pane Amore e Fantasia.

FILMOGRAFIA  parziale 1936 /1945


1936: Sette giorni all’altro mondo, regia di Mario Mattoli

1937: Allegri masnadieri, regia di Marco Elter  –  Il signor Max , regia di Mario Camerini

1938: L’ha fatto una signora, regia di Mario Mattoli  –  Per uomini soli, regia di Guido Brignone

1939: Il marchese di Ruvolito, regia di Raffaello Matarazzo  -   Io, suo padre , regia di Mario Bonnard   -  I grandi magazzini, regia di Mario Camerini  -

1940: Il ponte dei sospiri, regia di Mario Bonnard  –   Il signore della taverna , regia di Amleto Palermi  -   Boccaccio , regia di Marcello Albani   - Miseria e nobiltà, regia di Corrado D’Errico  –  Il socio invisibile, regia di Roberto Roberti, Arriviamo noi!, regia di

1941: Il re del circo, regia di Tullio Covaz  -  L’attore scomparso, regia di Luigi Zampa  - Due cuori sotto sequestro, regia di Carlo Ludovico Bragaglia  -  Divieto di sosta, regia di Marcello Albani   - Teresa Venerdì, regia di Vittorio De Sica  – La scuola dei timidi , regia di Carlo Ludovico Bragaglia

1942: Finalmente soli, regia di Giacomo Gentilomo  -  Se io fossi onesto , regia di Carlo Ludovico Bragaglia  -   Avanti c’è posto… , regia di Mario Bonnard   –  La maestrina, regia di Giorgio Bianchi   - C’è un fantasma nel castello, regia di Giorgio Simonelli.

1943: La zia di Carlo, regia di Alfredo Guarini  – Il nostro prossimo , regia di Gherardo Gherardi  -  L’avventura di Annabella, regia di Leo Menardi  - Gente dell’aria, regia di Esodo Pratelli  -   Gli assi alla risata, regia di Roberto Bianchi Montero -  Non mi muovo! , regia di Giorgio Simonelli –  Nessuno torna indietro , regia di Alessandro Blasetti  -  Ho tanta voglia di cantare!, regia di Mario Mattoli   -  La vita è bella , regia di Carlo Ludovico Bragaglia  - Chi l’ha visto?, regia di Goffredo Alessandrini  -  Non canto più, regia di Riccardo Freda

1944: Vivere ancora , regia di Leo Longanesi / Abbasso la miseria! , regia di Gennaro Righelli

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