Tomaso Smith
Tomaso Smith, nato a Bagni di Lucca il 15 giugno 1886 e morto a roma il 27 maggio 1966, è una straordinaria figura di uomo, di giornalista,di autore di commedie e sceneggiatore. E’ stato, giovanissimo, capo redattore del Messaggero, poi direttore della rivista satirica Il Marc’Aurelio. Socialista convinto, il fascismo gli impedisce di esercitare la professione di giornalista e allora si dedica a scrivere romanzi di appendice, poesie, testi per canzoni, e soprattutto sceneggiature per il cinema. In particolare scriverà molti testi per il cognato, Guido Brignone utilizzando anche pseudonimi, come Tomaso Fabbro o Tommaso Fabbri. Riprenderà la sua attività di giornalista, nel 1943, alla caduta del fascismo, come direttore del Messaggero, ma viene ricercato dalla polizia nazi-fascista e incarcerato. Evade dalle carceri in modo avventuroso nel 1944, e nello stesso anno collabora con Zavattini alla sceneggiatura del film Silenzio, si gira! ( regia di Carlo Campogalliani). A partire dal 1950 intraprende anche la carriera politica: sarà consigliere comunale a Roma e poi deputato come indipendente per il partito comunista e infine senatore, sempre come indipendente di sinistra. E’ il fondatore di quello straordinario giornale che è stato Paese Sera ( 1949), testata considerata “ forse come l’unico esperimento riuscito di quotidiano popolare a larga diffusione in un paese di cultura non anglosassone “ Lascerà la direzione del giornale del 1956 a seguito di aspre divergente sorte con il PCI per i fatti di Ungheria, essendosi dichiarato contro l’invasione sovietica.
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FILMOGRAFIA COMPLETA dal 1940 al 1945
sceneggiature e soggetti
1931: Figaro e la sua grande giornata, regia di Mario Camerini
1932: L’armata azzurra, regia di Gennaro Righelli – L’ultima avventura, regia di Mario Camerini -
1934: L’avvocato difensore, regia di Gero Zambuto – Teresa Confalonieri, regia di Guido Brignone – La cieca di Sorrento, regia di Nunzio Malasomma
1935: Lorenzo de’ Medici, regia di Guido Brignone - Porto, regia di Amleto Palermi – Vivere, regia di Guido Brignone
1938: Inventiamo l’amore, regia di di Camillo Mastrocinque
1939:Cavalleria rusticana, regia di Amleto Palermi – Follie del secolo, regia di di Amleto Palermi – Il Fornaretto di Venezia, regia di Duilio Coletti - La mia canzone al vento, regia di Guido Brignone – Papà per una notte, regia di Mario Bonnard
1940: Arriviamo noi!, regia di Amleto Palermi - Il ponte dei sospiri, regia di Mario Bonnard - Il signore della taverna, regia di Amleto Palermi - Kean, regia di Guido Brignone - Lucrezia Borgia, regia di Hans Hinrich –
1941: Beatrice Cenci, regia di Guido Brignone - Il re si diverte, regia di Mario Bonnard
1942: Il romanzo di un giovane povero, regia di Guido Brignone - La donna del peccato, regia di di Harry Hasso - La Fornarina, regia di Enrico Guazzoni – La Gorgona, regia di Guido Brignone – Maria Malibran, regia di Guido Brignone – Miliardi che follia, regia di Guido Brignone
1943: Il campione, regia di Carlo Borghesio – Lacrime di sangue di sangue, regia di Guido Brignone - Resurrezione di Flavio Calzavara – Maria Malibran, di Guido Brignone
1944: Silenzio, si gira! di Carlo Campogalliani
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