• Luce e Colore

Elli Parvo

ELLI PARVO_( Elvira Gobbo alla anagrafe di Milano, 17 ottobre 1914 / Roma, 19 febbraio 2010): Attrice

Debutta diciannovenne nel cinema con il film Teresa Confalonieri (1934) di Guido Brignone. Occhi verdi, capelli corvini,  ed è subito segnalata per la sua  femminilità prorompente, lo sguardo cupo, il sorriso intrigante. Dopo aver frequentato il Centro Sperimentale, la sua carriera sembra aprirsi senza remore, affiancando nei pensieri segreti del maschio italiano le desiderate Doris Duranti e Clara Calamai. Registi e produttori seguono l’onda proponendola in pratica solo per ruoli di grande seduttrice. Secondo molti, il suo seno rappresentò uno dei punti massimi dell’eros fascista. E tuttavia Elli Parvo non riuscirà a raggiungere la fama delle sue rivali; non sarà mai una stella di prima grandezza. Molte malelingue attribuiscono questa quasi debacle alla sua incapacità di  procurarsi protettori potenti; in realtà io credo che sia stata la costante ripetività del ruolo quasi sempre negativo, di donna senza scrupoli  ad impedirle di esprimere tutto il suo talento. Elli Parvo lascerà molto presto il mondo del cinema ( il suo ultimo lavoro è del 1960, Madri pericolose, di Domenico Paolella)  ma continuerà ad avere una vita lunga e serena che si chiuderà all’età di 96 anni.

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FILMOGRAFIA PARZIALE anni 1934 / 1946

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1934: Teresa Confalonieri, regia di Guido Brignone

1937: Lasciate ogni speranza, regia di Gennaro Righelli  - Il feroce Saladino, regia di Mario Bonnard –  Gatta ci cova, regia di Gennaro Righelli

1938: Partire, regia di Amleto Palermi   -  Voglio vivere con letizia, regia di Camillo Mastrocinque  -   Unsere kleine Frau, regia di Paul Verhoven  - Mia moglie si diverte, regia di Paul Verhoven  -

1939: Il marchese di Ruvolito, regia di Raffaello Matarazzo

1940: La notte delle beffe, regia di Carlo Campogalliani   -  Arditi civili, regia di Domenico Gambino   -  Miseria e nobiltà, regia di Corrado D’Errico  - Il ponte dei sospiri, regia di Mario Bonnard  -  La donna perduta, regia di Domenico Gambino

1941: Ridi pagliaccio, regia di Camillo Mastrocinque  -  L’allegro fantasma, regia di Amleto Palermi  –  Beatrice Cenci, regia di Guido Brignone  - Il re si diverte, regia di Mario Bonnard – La donna perduta, regia di Domenico Gambino

1942: Sette anni di felicità, regia di Roberto Savarese  –  L’uomo venuto dal mare, regia di Belisario Randone  -     Don Giovanni, regia di Dino Falconi   -  I due Foscari, regia di Enrico Fulchignoni   - Il fanciullo del West, regia di Giorgio Ferroni – Carmen, regia di Christian-Jaque

1943: Desiderio, regia di Roberto Rossellini,  Marcello Pagliero         ( edito nel 1946).

1944: La porta del cielo, regia di Vittorio De Sica

1945: Un americano in vacanza, regia di Luigi Zampa

1946: Il sole sorge ancora, regia di Aldo Vergano

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