Angelo Musco
Angelo Musco nasce a Catania nel 1871. E’ il quattordicesimo figlio di un bottegaio ed è quindi costretto a mettersi al lavoro in giovanissima età; ma lascia tutto quello che intraprende, attratto com’è da un forte spirito istrionesco che lo porta a cantare per le strade e a cercare fortuna con una piccola compagnia di giro a soli 12 anni. La prima, grande affermazione, la ottiene nel 1902 a Roma, al teatro Argentino, quando interpreta ruoli di primo piano in Malia, di Capuana e I mafiosi, di Rizzotto. Nel 1914 è capocomico ma gli inizi della sua compagnia sono difficili anche perché l’Italia è in guerra con l’Impero Austro Ungarico. La Compagnia è sull’orlo del fallimento. L’ultima carta la giocano al Filodrammatici di Milano rappresentando Paraninfu, di Capuana. E’ il trionfo, suo in particolare, subito definito dal pubblico e dalla critica un “ comico tutto istinto, bizzarro, indiavolato…” Autori importanti come Pirandello, Capuana, Martoglio scrivono per lui; il cinema gli offre il primo contratto nel 1917 con il San Giovanni decollato per la regia di Telemaco Ruggeri, ma Musco non ama il cinema che probabilmente considera come un nemico del teatro e dalle tavole del palcoscenico lo dileggia e lo sbeffeggia tutte le volte che può. Tuttavia, nel 1934, forse avvertendo un calo nella sua popolarità accetta di partecipare al film di Mario Bonnard Cinque a zero. Il film si rivela un campione di incassi malgrado i critici adoperino il dente avvelenato contro il comico.
A questo lavoro ne seguiranno altri, tutti molto graditi dal pubblico, anche se considerati lontani dal blasone dei “ telefoni bianchi”.
Angelo Musco morirà improvvisamente a Milano il 6 ottobre del 1937, dopo una rappresentazione al teatro Olimpia. La sua salma traslata a Catania il 14 ottobre, sarà accolta da una folla sterminata. Non lascerà eredi artistici; forse quello che più gli si avvicina per mimica e per il modo di gestire è Macario.
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FILMOGRAFIA DAL 1932 al 1937
1932
Cinque a zero, regia di Mario Bonnard
1934
Paraninfo, regia di Amleto Palermi
L ‘eredità dello zio buonanima, regia di Amleto Palermi
1935
Fiat voluntas Dei, regia di Amleto Palermi
1936
L’Aria del Continente, regia di Gennaro Righelli
Lo Smemorato, regia di Gennaro Righelli
Re di denari, regia di Enrico Guazzoni
1937
Pensaci Giacomino!, regia di Gennaro Righelli
Il Feroce Saladino, regia di Mario Bonnard
Gatta ci cova, regia di Gennaro Righelli
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