Corto in Corto : L’aria del continente

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L’aria del continente_1935

Titolo originale
Original title: ARIA DEL CONTINENTE
Regia
Direction: GENNARO RIGHELLI
Aiutoregia
Assistant director: Ivo Illuminati
Produzione
Produced by: Capitani Film
Direttore di produzione
Production manager: Ferruccio Biancini
Soggetto
Writing: tratto dalla commedia omonima di Nino Martoglio
Sceneggiatura
Screenplay: Ferruccio Biancini, Ivo Illuminati, Cesare Vico Ludovici,
Cast: Angelo Musco, Leda Gloria, Rosina Anselmi, Valentino Bruchi, Silvana Jachino, Luigi Cimara, Enzo Gainotti, Romolo Costa, Renato Pisu, Paolo Stoppa.
Fotografia
Director of photography: Ferdinando Martini
Operatore
Cameramen: Ferdinando Martini
Musica:
Original music: Cesare A. Bixio, Ezio Carabella
Montaggio
Editor:
Scenografia
Set decoration: Nino Maccarones
Costumi, Arredamento, armi e attrezzi:
Costumes:
Pittore
Art Department:
Suono
Sound: G. Wilson (Registrazione: International acoustic)
Formato
Film negative format: mt.2224 ca BN 35mm
Durata
Runtime: 80′ca
Distribuzione:
Distribution: Esperia film distribuzione
Data di uscita
Release date: 1935

Genere
Genre: commedia

Trama-Plot: Un facoltoso agricoltore siciliano deve recarsi a Roma per una operazione. Durante il soggiorno sul “continente” si innamora di una ballerina al punto di decidere di portarla in Sicilia. Ovviamente la presenza della ragazza provoca scandalo. Il lieto fine è nel trionfo della morale e nella partenza della ballerina.

1.Note-Notes: Attore comico popolarissimo nella Italia di inizio secolo Angelo Musco nasce a Catania, nel 1871. Morirà a Milano nel 1937, dopo una rappresentazione al teatro Olimpia. Partecipa a 11 film con grande successo sia di critica che di incassi. La sua prima “registrazione” sugli schermi viene indicata in un San Giovanni decollato del 1917.

2.Note-Notes: Questo film verrà riproposto on televisione, col medesimo titolo, nel 1979 per la regia di Marcello Santarelli , Turi Ferro, Fioretta Maria e Umberto Spadaro.

3. Note-Notes: Dalla critica dell’epoca: Non so se per effetto della trama, più movimentata ed interessante delle solite offerte alla comicità scatenata di Musco, o se per effetto di una regia più accorta e divertita, ma sta il fatto che queste avventure di don Nicolino Duscia ci presentano il miglior Musco che sia finora apparso sullo schermo dopo Cinque a zero. Siamo sempre nel clima della farsa, s’intende, ma sfido il più inguaribile ipocondriaco a non ridere di cuore almeno una volta (…) Per restare nel lieto ambito della commedia, io avrei fatto a meno dei quadri del tabarino, ma tutto non si può avere. (Dino Falconi, Popolo d’Italia, 17/11/1935).