Noi vivi_1942
Original title: NOI VIVI
Regia, Direction: GOFFREDO ALESSANDRINI
Aiutoregia - Assistant director: Anton Giulio Mayano ( collaboratore alla regia), Giorgio Cristallini
Produzione - Produced by: SCALERA Film – ERA Film
Direttore di produzione – Production manager: Franco Magli
Soggetto - Writing: dal romanzo di Ayn Rand edito dalla casa Baldini & Castoldi – riduzione di Corrado Alvaro, Orio Vergani
Sceneggiatura – Screenplay:adattamento e dialoghi di Anton Giulio Majano,
Cast: Alida Valli ( è Kira Argounova), Fosco Giachetti ( è Andrei Taganov), Rossano Brazzi ( è Leo Kovalenski), Emilio Cigoli ( è Pavel Sjerov), Giovanni Grasso ( è Stephan Tishenko), Annibale Betrone ( è Vassili Dunaev), Elvira Betrone (è Maria Petrovna Dunaev), Sennuccio Benelli ( è Saska, Cesarina Gheraldi ( è la compagna Sonja), Silvia Manto ( è Mariska), Gioia Collei ( è la piccola Acia Dunaev), Bianca Doria ( è Irina Dunaev), Lamberto Picasso ( è il capo della G.P.U.), Claudia Marti ( è Lidia Augounova), Evelina Paoli ( è Galina Petrovna Argounova), Mario Pisu ( è Viktor Dunaev), Gina Sammarco ( è Tonja), Guglielmo Sinaz ( è Morozov), Gero Zambuto ( è Alexej Argounov), Raf Vallone ( è un marinaio), Walter Lazzaro, Alfredo Anghinelli , Leo Garavaglia , Paolo Ferrara, Clelia Bernacchi, Fernando Simbolotti, Pia De Doses, Guglielmo Sinaz.
Fotografia – Director of photography: Giuseppe Caraccioli
Operatore – camera operator: Leone Bioli
Musica, Original music: Renzo Rossellini
Montaggio - Editor: Eraldo Da Roma
Scenografia - Set decoration: Andrea Beloborodoff, Giorgio Abkhasi, Amleto Bonetti
Costumi, Costumes: Rosi Gori
Scenotecnico - Art Department: Amleto Bonetti
Suono – Sound: Piero Cavazzuti, Tullo Parmegiani
Formato - Film negative format: 2850 mt bn 35mm
Durata - Runtime: 104’ minuti ca
Distribuzione - Distribution: SCALERA Film
Data di uscita - Release date: settembre 1942 (- v.c. n. 31764 del 01.10.42)
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In Francia: We the Living (Paris, 03.04.91 – 174′)
In Gran Bretagna: We the Living (12.88 – 174′)
In Spagna: Los que vivimos (Madrid, 20.04.50)
In Usa: We the Living (1986)
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Genere, Genre: drammatico
Trama-Plot: Russia, qualche anno dopo la Rivoluzione. Kira, una ragazza di famiglia borghese, si innamora di Leo, un giovane aristocratico spiato dalla Ghepeù ( la polizia politica dei Soviet) perché sospettato di attività antisovietiche. Per questa ragione, la giovane viene arresta dalla GPU, ma viene poi rilasciata anche perché il commissario Andrei non è insensibile alla sua bellezza. Leo si ammala di tubercolosi; per riuscire a farlo ricoverare in un sanatorio della Crimea, Kira diventa l’amante del commissario; quando Leo ritorna, però, la donna comprende l’inutilità del suo sacrificio, perché Leo si rivela freddo, egoista, venale. Intanto il commissario, deluso nel suo amore ( ha scoperto che Kira non lo ha mai amato) e nella sua fede politica, si suicida. Anche Kira muore, uccisa dalla guardie mentre tenta di passare il confine.
1. Note-Notes: Noi vivi, segna l’esordio di Raf Vallone sul grande schermo.
2. Note-Notes: Girato negli stabilimenti della Scalera Film, questo film venne diviso in due ( Noi vivi e Addio Kira) in fase di montaggio per la eccessiva durata della storia. Francesco Savio segnala che tra gli anni ’30 e ’45: “ Nessun altro film italiano giunse al pubblico in due o più episodi: le coppie di film salgariani derivano infatti da romanzi dotati di una loro autonomia, nell’ambito del “ciclo”.
3. Note-Notes: Noi vivi e Addio Kira, furono inizialmente approvati dalla censura fascista, in quanto anticomunisti. Il pubblico, che decretò loro un certo successo, comprese che le pellicole esprimevano non solo contenuti anticomunisti ma anche antifascisti sì che il Ministero della Cultura Popolare li escluse pochio mesi dopo la loro uscita dalla programmazione.
4. Note-Notes Il venne presentato alla Mostra di Venezia , come dittico, nel 1942.
5. Note-Notes: Noi vivi e Addio Kira sono stati oggetto di una revisione approvata dalla Rand nel 1986 col titolo We the Living. Le copie del film in programmazione in Francia, in Inghilterra e negli Statii Uniti fanno quindi riferimento alla revisione e non all’originale di Alessandrini.
6. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Di fronte ad altre interpretazioni isteriche ed epilettoidi della rivoluzione russa, ( come la videro il regista di Ottobre [ S.M. Ejzenstein] e di La fine di Pietroburgo [ V.I. Pudovkin]) il film di Alessandrini appare civilizzato e latinizzato: gli mancano i bagliori e gli spasimi della convulsione popolare (…) prevale la psicologia romantica con la quale presso di noi, si è sempre teatralizzata anche la rivoluzione Francese (…) da Alessandrini ci attendavamo una modernità interpretativa più vibrante, tanto nella riduzione del soggetto e nella sceneggiatura quanto nelle costruzioni e nel commento musicale (…) Il film è, detto questo, armoniosamente diretto…” ( Raffaele Calzini, recensione [ dalla Mostra di Venezia ] in Film Quotidiano 16 settembre 1942)
7. Note-Notes: dalla critica moderna: “ Tratto dal romanzo We, the Living (1936 in Italia 1939) della russo-americana Ayn Rand (1905-82), mediocre scrittrice di successo, adattato da Corrado Alvaro e Orio Vergani e sceneggiato da Anton Giulio Majano, futuro artefice di teleromanzi popolari, è un melodramma quasi tutto d’interni, cupo, monocorde, affidato al bianconero aspro di Giuseppe Caracciolo che tende a creare un’atmosfera grigia e nebbiosa e punta sui primi piani. Efficace e funzionale la squadra degli interpreti (altro punto a favore della regia) tra cui spiccano un sobrio, intenso Giachetti e la malinconica Valli nel fulgore dei suoi ventun anni. Da un altro romanzo (1943) di A. Rand fu tratto La fonte meravigliosa (1949) di K. Vidor.” ( Il MORANDINI, di Morandini Laura, Morandini Luisa, Morandini Morando, Zanichelli 2010)
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vedi
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Data nascita: 9 settembre 1904, Cairo (Egitto)
Data morte: 16 maggio 1978, Roma (Italia)
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