• Film

Ma non è una cosa seria_1936

anni-30e40Titolo originale

Original title: MA NON E’ UNA COSA SERIA

Regia, Direction: MARIO CAMERINI

Aiuto regia, Assistant director:

Produzione, Produced by: Nino Ottavi per la PRODUZIONE  COLOMBO

Direttore di produzione, Production manager: Federico Pressburger e Eugenio Knerschner

Soggetto, Writing: tratto dalla commedia omonima di Luigi Pirandello

Sceneggiatura, Screenplay: Ercole Patti, Mario Soldati, Mario Camerini

Cast: Vittorio De Sica ( è Memmo Speranza), Elisa Cegani ( è Gasperina), Umberto Melnati (Vico Lamanna), Assia Noris (Loretta), Elsa De Giorgi (Elsa), Ugo Ceseri ( Barranco), Vivien Diesca ( Matilde), Giuseppe Pierozzi ( un pensionato), Mario Arcione, Celesta Calza, Jole Capodaglio, Antonio Centa, Mario Ferrari, Giuliana Gianni, Zoe Incroci, Carola Lotti, Dina Romano, Lia Rosa, Noetta Zocchi, Guido Celano

Fotografia,Director of photography: Massimo Terzano

Operatore, Camera operator: ?

Musica, Original music: Gian Luca Tocchi

Montaggio,Editor: Ignazio Ferronetti

Scenografia,Set decoration: ?

Costumes: Montorsi

Pittore: ?

Makeup: ?

Suono ,Sound: Vittorio Trentino

Formato, Film negative format: mt 2396 bn 35mm

Durata, Runtime: 87’  ca

Distribuzione, Distribution: ENIC

Data di uscita, Release date: aprile 1936 (v.c. n. 29191 del 31.03.36)

Francia: Mais ça n’est pas une chose sérieuse (1937)

Germania Occ: Der Mann,der nicht nein sagen kann (01.02.38 )

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Genere, Genre: commedia

Trama-Plot: Memmo Speranza, allegro dongiovanni,  che abbandona regolarmente le donne che riesce a conquistare si trova a rischiare la vita in un duello con un infuriato mancato cognato. Razionalmente, decide allora di sposarsi allo scopo di non dover fronteggiare altri infuriati parenti di fanciulle sedotte ed abbandonate. Naturalmente il matrimonio sarà regolare nelle carte, in chiesa e al municipio, ma non nel letto, riservandosi Memmo Speranza, il diritto di vivere da libertino. Per questa ragione sceglierà una giovane donna  priva di attrattive ( almeno ai suoi occhi): Gasperina la proprietaria di una piccola pensione. In cambio della sua acquiescenza, Memmo le darà una bella casa e denaro sufficiente a vivere bene. Ma è sposato da poco quando la sua idea le si ritorce contro: Memmo si scopre innamorato della donna che aveva abbandonato; vuole sposarla, ora ma non può perché è sposato. Allora, rimproverando gli amici che non gli hanno impedito  di realizzare la sua idea del “finto” matrimonio, dedurrà – assiema all’autore Pirandollo_ che la vita non è una cosa seria. Ma ancora una volta, il ragionamento gli si ribalta contro, perché Gasperina si va trasformando di giorno in giorno mettendo in luce qualità “femminili” molto attraenti; tanto che Memmo Speranza compirà un atto finalmente responsabile mutando il matrimonio per scherzo in una cosa seria.

1. Note-Notes: Augusto Camerini ( maggiore di un solo anno dl Mario) aveva già girato nel 1921, una edizione muta della commedia di Pirandello. Mario girerà in seguito (1938) una versione dalla stessa commedia in tedesco dal titolo Der Man, der nicht nein sagen kann (L’uomo che non poteva dire di no): Gli interpreti nella edizione muta: Carmen Boni, Romano Calò ( è Memmo Speranza), Ignazio Lupi ( è il Cap. Branco), Fernanda Negri Pouget ( è Gasperina), Giovanna Schettini. Gli interpreti nell’edizione tedesca del 1938: Karl Ludwig, Diehl Karin Hardt, Leo Slezak, Werner Finck ( questo attore  ha partecipato anche come direttore dei dialoghi ed alla sceneggiatura del film  con Mario Camerini e Karl Lerbs )

2. Note-Notes: Vivin Diesca è in realtà Vivi Gioi, debuttante ( vedi). Il nome è l’anagramma di De Sica. L’attrice l’ha scelto come ringraziamento per Vittorio De sica che l’ha voluta e raccomandata per questo film. Vivi Gioi ( 1917 – 1975 ) farà una importante carriera nel cinema italiano (40 film. Hai interpretato Donna Rachele, nel film Il processo di Verona, di Carlo Lizzani, 1963).

Note-Notes: Segnalo, tra gli sceneggiatori, Ercole Patti destinato ad una importante carriera letteraria. Ercole Patti ha 33 anni, ed ha firmato la sua prima sceneggiatura del film  Il cappello a tre punte nel 1935, film d’esordio di Alida Valli  ( vedi).

4. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Camerini sa scegliere i soggetti che convengono al suo temperamento e al suo stile: a questa qualità essenziale si deve principalmente il suo continuo successo (…) l’originale e succosa commedia di Pirandello ha fornito al Camerini una materia di prim’ordine ma egli ha saputo impadronirsene piegarla alle necessità dello scherno. Ha avuto, infine, la mano felice nella scelta degli interpreti, tra i quali spicca una “ attrice nuova come la Cegani”. Unico appunto: avrei voluto che la scoperta di Memmo e la trasformazione di Gasperina avvenissero meno rapidamente, da non dare il senso che si tratti di una soluzione accomodante trovata dell’autore per risolvere con ottimismo la commedia…Ma, a parte questo, si deve dire che il Camerini ha interpretato con rara intelligenza il pensiero del Maestro.” (Enrico Roma, in Cinema Illustrazione, 13 maggio 1936)

5. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Il film ha spirito, naturalezza e sentimento (…) c’è la stessa facilità di mano, la stessa leggerezza, la stessa spensierata e insieme calcolata malizia, e l’arte di mescolare piacevolezza e commozione che ammirammo negli Uomini che mascalzoni .” ( Filippo Sacchi, in Corriere della Sera, 12 aprile 1936)

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sequenza foto

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Mario Camerini

Data  nascita: 6 febbraio 1895, Roma (Italia)

Data morte: 4 febbraio 1981 Gardone riviera (Lombardia, Italia)

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