L’uomo che sorride_1936
Original title: L’UOMO CHE SORRIDE
Regia – Direction: MARIO MATTOLI
Aiuto regia – Assistant director: Amedeo Castellazzi, Paolo Moffa
Produzione – Produced by: Giuseppe Amato per CONSORZIO E.I.A. Film
Direttore di produzione – Production manager: Amedeo Tartarone
Soggetto – Writing: dalla commedia omonima di Luigi Bonelli e Aldo De Benedetti
Sceneggiatura – Screenplay: Luigi Bonelli e Aldo De Benedetti
Cast: Vittorio De Sica ( è Pio Fardella), Umberto Melnati ( è Dino), Enrico Viarisio ( è Ercole Piazza), Assia Noris ( è Adriana), Paola Borboni ( la contessa), Armando Migliari ( è Agostino), Luisa Garella ( è Edvige), Vanna Vanni, Ermanno Roveri
Fotografia – Director of photography: Arturo Gallea
Operatore – Camera operator: ?
Musica – Original music: Cesare A. Bixio
Montaggio – Editor: Paolo Moffa
Scenografia – Set decoration: Guido Fiorini
Costume – Costumes: ?
Pittore – Interior decoration: Mario Rappini
Direttore dei lavori – Art direction: ?
Trucco – Makeup: ?
Suono – Sound: Boris Muller
Formato – Film negative format: mt 2133 bn 35mm
Durata, Runtime: 77 ’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: E.I..A.
Data di uscita – Release date: gennaio 1937 (- v.c. n. 29422 del 15.12.36)
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Genere, Genre: commedia
Trama-Plot: Un ricco industriale, rimasto vedovo, si preoccupa di “ maritare” la figlia e potersi godere così la vita da scapolone. Ma la ragazza resiste; rifiuta ogni genere di corteggiatori ed arriva ad annullare promesse di nozze serissime; sino a che non incontra un giovane timido, sempre sorridente che non reagisce alla sue provocazioni ed ai suoi capricci sino a che lei si lascia domare e condurre all’altare.
1. Note-Notes: secondo la rivista Bianco e Nero, la sceneggiatura sarebbe firmata anche da Mattòli.
2. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Di bisbetiche domate è pieno il mondo. Il mondo dell’arte, vogliamo dire: che in quello reale il caso è alquanto più raro e improbabile (…) Del tema illustre, gli autori del film hanno proposto una variante gentile. Il loro protagonista non piega il caratteraccio della consorte con l’autorità delle busse, bensì con la disarmata e intima irresistibilità del sorriso (…) E chi conosce il sorriso assassino di De Sica indovina già che nessuna Assia Noris potrebbe alla lunga resistergli. Questa situazione è tanto graziosa quanto statica. Non comporta sviluppi e variazioni; l’esito è prevedibile sin dall’inizio. Ma il film ha nella sua condotta una festevolezza che lo salva dalla monotonia; e un suo lieve profumo di bontà, di fede nel meglio, che lo rende gradevole. Sceneggiatura, recitazione, musichette, tutto è il solito di questo genere; ma non mancano pulizia e frizzo, agilità e sapore “. ( anonimo, in cinema, 19 gennaio 1937)
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Data nascita: 30 dicembre 1898, Tolentino (Macerata, Italia)
Data morte: 26 febbraio 198o, Roma (Italia)
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