• Luce e Colore

Paola Borboni

PAOLA BORBONI _ ( Paolina, all’anagrafe di Parma: 1 gennaio 1900 / Bodio Lomnago – Varese –  9 aprile 1995) Una delle maggiori – se non la maggiore in assoluto -  personalità del teatro italiano, di straordinario temperamento e capace di rompere senza esitazioni con la tecnica dell’epoca ed anche con la  morale, se si tiene conto che non esitò a mostrarsi a seno scoperto nella piéce Algamarina nel 1925, generando uno scandalo che la seguì per anni. Alcuni critici l’hanno paragonata al contraltare femminile di Vittorio Gassman per l’ego smisurato e per la volontà di prevaricare sempre e comunque sulle tavole del palcoscenico sui colleghi; uomini o donne che fossero. Paola Borboni era figlia di un impresario lirico e questo le permise di salire sul palcoscenico giovanissima. A diciotto anni è già prima attrice insuperabile nei ruoli brillanti. Intorno agli anni Trenta è prima attrice, per due stagioni, nella compagnia dell’altro mostro sacro del nostro teatro, Ruggero Ruggeri, Poi, qualche anno più tardi – intorno al 1934 – non esita ad investire tutto il denaro che possiede per mettere in piedi una sua Compagnia. Amava anche il così detto “ teatro leggero”, quello della rivista; nel 1939 partecipa a due spettacoli di Michele Galdieri (  Mani in tasca e Naso al vento); nel dopo guerra è nel cast di Ciao Rudy, di Garinei e Giovannini (1972). Paola  Borboni ha fatto anche moltissimo cinema non sempre in ruoli consoni alla sua personalità. Di tante pellicole, infatti ricordava con piacere solo: La locandiera di Luigi Chiarini (1944), Gelosia di Pietro Germi, I vitelloni di Federico Fellini (1953) e Per grazia ricevuta di Nino Manfredi (1970).

Paola Borboni è stata insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per il Corso di recitazione dal 1946 al 1950.

Io ho avuto il piacere di lavorare con Paola Borboni in un film co-prodotto dalla Francia:  Le Juge di Jean Girault, con Pierre Perret e Robert Hossein, nel 1971. Dunque non più giovanissima. Il ricordo che ho di lei è quello di una straordinaria  vitalità e di una grande gentilezza. Ero da pochi anni a Roma e lei aveva forse capito la mia tensione e il timore di non fare tutto bene sul set; così mi chiamava alla sera,  a casa, dicendomi cosa avevo fatto bene e cosa avevo fatto benissimo e suggerendo piccole  “ dritte” sul come trattare con le attrici e gli attori di nome. Grazie a lei, alla fine della lavorazione erano diventati tutti miei carissimi amici.

L’anno successivo Paolo Borboni  sposa  Bruno Vilar attore e poeta, scandalosamente più giovane di lei di quarant’anni. Del resto era abituale per questa incredibile attrice vivere felicemente negli scandali come nei lunghi anni in cui la videro a fianco di Salvo Randone in una tempestosa relazione.

Paola Borboni è sepolta a Parma, nel cimitero della Villetta, all’ingresso del  reparto San Pellegrino con le sorelle Anna ed Elena e uno zio.

Amava molto la sua terra.

VEDI FILMOGRAFIA COMPLETA

Inserisci un commento

Modulo di inserimento