• Film

Malombra_1942

Titolo originale

Original title: MALOMBRA

Regia – Direction: MARIO SOLDATI

Aiuto regia –  Assistant director: Guglielmo Alberti, Tullio Covaz

2°aiuto regia – 2° assistant director: Jone Tusi

Produzione –  Produced by: LUX Film

Direttore di produzione – Production manager: Dino De Laurentis

Segretario di produzione – Production supervisor: Umberto Bompani

Organizzatore generale – Unit manager : Valentino Brosio

Soggetto –  Writing: dal romanzo omonimo di Antonio Fogazzaro

Sceneggiatura –  Screenplay: Mario Bonfantini, Renato Castellani, Ettore Margadonna, Tino Richelmy, Mario Soldati

Cast: Isa Miranda ( è  Marina di Malombra), Andrea Checchi ( è Corrado Silla) Irasema Dilián ( è Edith Steinegge ), Gualtiero Tumiati, ( è il conte Cesare d’Ormengo), Nino Crisman ( è Nepo Salvador), Enzo Biliotti  ( è Napoleone Vezza), Ada Dondini ( è Fosca Salvador),  Giacinto Molteni  ( è Andrea Steinegge), Corrado Racca ( è Padre Tosi), Luigi Pavese ( è Binda), Nando Tamberlani  ( è Don Innocenzo), Doretta Sestan  ( è Fanny), Paolo Bonecchi  ( è il dottor Pitour), Elvira Bonecchi  ( è Giovanna ), Giovanni Barrella. Giacomo Moschini, Renato Malavasi.

Fotografia – Director of photography: Massimo Terzano

Operatore –  Camera operator: ?

Musica – Original music: Giuseppe Rosati, direzione orchestrale Antonio Pedrotti

Montaggio –  Editor: Gisa Radicchi Levi

Scenografia – Set decoration: Gastone Medin

Costumi – Costumes: Maria De Matteis

Arredamento- Interior decoration: Steffenino & Ceroni

Direttore dei lavori – Art direction: Gino Brosio

Trucco – Makeup: Otello Fava

Suono – Sound: Bruno Brunacci

Formato –  Film negative format: mt.3838 B/N 35mm

Durata, Runtime: 140’ minuti ca

Distribuzione –  Distribution: LUX Film

Data di uscita –  Release date: dicembre 1942 (v.c. n. 31818 del 16.12.42)

In Francia: Malombra (Paris, 13.02.48 – 90′)

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Genere, Genre: drammatico

Trama-Plot: Quando rimane orfana, la giovane marchesa Marina di Malombra viene ospitata da un vecchio zio materno in un’enorme e lussuosa villa sul lago di Como, a patto che resti segregata lì fino al giorno del suo matrimonio. Mentre sta vagando per la sua tetra “prigione dorata” nella speranza di sfuggire al senso di solitudine che la tormenta, un giorno la ragazza trova delle lettere e dei documenti appartenenti a una sua antenata morta suicida. Li legge e, suggestionandosi sempre più, arriva a credere di essere la reincarnazione della donna. Decisa a vendicarsi del severo zio, Marina conosce un giovane scrittore ospitato dall’anziano parente e crede di rivivere con lui la storia d’amore della propria antenata. Stimolate da alcune coincidenze, la fantasia e l’ossessione della giovane la spingono sull’orlo della pazzia tanto che, quando lo scrittore, stanco della sua invadenza, cerca di andar via, lei lo uccide, provocando anche la morte dello zio. Poi, come la sua antenata, si allontana e scompare tra le acque del lago.

1. Note-Notes: girato in Valsolda e alla villa Pliniana sul lago di Como con i mezzi tecnici di Cinecittà. Il film ha alcuni inserti in dialetto lombardo e fa uso di dascalie nello stile del cinema muto.

2. Note-Notes: Ispirati al romanzo di Fogazzaro e con lo stesso titolo: 1912: regia di Carmine Gallone  con , con «l’interpretazione speciale della diva Lyda Borelli»  ( recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna) – 1974: mini serie TV, regia di Raffaele Meloni –  1894:Malobra  1984 regia di Michele Gaburro ma che non  ha alcuna attinenza dichiarata con il romanzo da cui prende il titolo.

3. Note-Notes: La montatrice, Gisa Radicchi Levi non risulta sui titoli di testa del film

4. Note-Notes: Scritta di apertura:  Marina di Malombra, rimasta orfana e priva di mezzi dopo una vita di agi e spensieratezze, viene accolta dallo Zio in un palazzo solitario sul lago. Lo zio, uomo di severi principi, mette una condizione: Marina uscirà dal palazzo soltanti sposata.”

5. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Si tratta di un lavoro nel quale lo sforzo di fare qualcosa di molto grosso e di molto bello è evidente (…) tra le trovate, c’è molto gergo  lombardo, alcune didascalie tipo 1915 ( …) Isa Miranda – siamo sinceri – non ha nulla di araldico. Qui è un po’ chiamata contessa e un po’ marchesa. Ad ogni modo se sta bene addosso alla Miranda il mistero di Marina di Malombra, di questa non le sta ugualmente bene addosso la nobiltà. Il comunque, ha bellissimi squarci: quello della passeggiata nel parco(…) quello della morte dello zio (…) quello del discorso del frate nel salotto ( …) l’elemento pià affascinante è, questa volta, la fotografia.” ( Diego Calcagno, in Film, 2 gennaio 1943).

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VEDI:

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Mario Soldati

Data nascita: 16 novembre 1906, Torino (Italia)

Data morte: 19 giugno 1999, Tellaro in Liguria (Italia)

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