• Luce e Colore

Dino De Laurentiis

Dino De Laurentiis

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da sinistra a destra_Carlo Ponti e Dino De LaurentiisDino De Laurentiis si affaccia con L’orologio a cucù, nel mondo del cinema per la prima volta e lo fa come attore. Ha ventisette anni;  interpreterà altre sette volte il ruolo di attore ( l’ultimo: L’ultimo combattimento, 1941, regia di Piero Ballerini). Dopo una relativamente breve carriera come direttore di produzione, ( il primo nel 1940; Troppo tardi ti ho conosciuta,  per la regia di Emanuele Caracciolo – l’ultimo nel 1945: Le miserie del signor Travet, regia di Mario Soldati) Dino De Laurentiis entra a far parte della FILM LUX come produttore esecutivo. Di quel periodo ricordiamo Riso amaro di Giuseppe De Santis ( 1948) dove incontra la sua futura moglie Silvana Mangano ( dalla quale avrà 4 figli)   e La Grande guerra (1959) regia di Mario Monicelli, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia. In questi stessi anni, assieme all’amico Carlo Ponti, ristruttura i vecchi stabilimenti di produzione,  i “Teatri della Farnesina”.  I due produttori possono così usufruire anche per i film della Lux, ovviamente, di propri teatri di posa risparmiando e guadagnando cifre notevole sui costi di produzione.  Di quel periodo ricordo Totò a colori ( 1952, regia di Steno) primo film italiano a colori con negativi della Ferrania, Europa ’51 di Roberto Rossellini, La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini, premiati con l’Oscar nel 1957 e nel 1958 come “ il miglior film straniero “.  Dino de Laurentiss costruisce poi  sulla via Pontina  “  Dinocittà Studios ‘ “ anche per usufruire – sul primo chilometro utile ovvero il 23,270 da Roma  - degli aiuti governativi per il Mezzogiorno d’Italia  ( l’Iva, allora Ige nel Sud incideva solo per l’!,5% mentre nel resto della penisola era al 3%).  Qui realizza dei veri kolossal con numerose star di Hollywood, come Guerra e pace di King Vidor (1956), La Bibbia di John Huston (1966) Lo sbarco di Anzio( 1968) di Duilo coletti, Waterloo (1979) di Sergei Bondarkuk. Le cose al botteghino non vanno però altrettanto bene e Dino de Laurentiis è costretto a dichiarare il fallimento e a rifugiarsi  negli Stati Uniti. Qui dà vita con poca fortuna al  DEG  (De Laurentiis Entertainment Group).

dino_de_laurentiis_marta de laurentiis.HannibalNel1986 diventa cittadino americano, ma trascorre sempre le sue vacanze a Capri. Nel 1999 la figlia Raffaella per i suoi ottanta anni gli dedica il libro “Messages of Love”, un’edizione limitata non in vendita, con foto e dediche di amici, colleghi e parenti e nel 2001 Tullio Kezich e Alessandra Levantesi hanno scritto la sua biografia:  “Dino De Laurentiis, la vita e i film” (edito da Feltrinelli). Sulle sue orme anche il  fratello maggiore Luigi (1917-1992) è stato produttore cinematografico insieme al figlio Aurelio (1949). Un altro fratello, Alfredo, morto nel 1981, è stato un grande organizzatore generale ed  i suoi figli, Guido, Roberto e Matteo ne seguono le orme.

Dino De Laurentiis ( Agostino all’anagrafe) nato a Torre Annunziata l’otto agosto del 1919, si è spento a 91 anni ( 11 novembre 2010) a Los Angeles ( California)

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