• Luce e Colore

Irasema Dilian

Irasema Dilian_ (Irasema Warschalowska alla anagrafe di Rio de Janeiro, 20 maggio 1924 / Ceprano, 16 aprile 1996) attrice di cinema

Figlia di un diplomatico polacco, raggiunge Roma per iscriversi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Esordisce nel 1940 con Ecco la felicità, a firma del francese Marcel L’Herbier. Poi De Sica la sceglie come una delle studentesse in Maddalena, zero in condotta, film che la consegna al ruolo di studentessa a vita. Oggi dimenticata, la Dilian è stata una delle figure di attrici fra le più popolari degli anni quaranta, soprattutto quando le riesce di aggiungere al ruolo di privatista, quello della bella svampita nel grande film sempre di De Sica di Teresa Venerdì. La sua consacrazione avviene infine nel lavoro di Mario Mattoli del 1941: Ore 9 lezione di chimica, dove riesce ad imporre il proprio nome prima di quello di altri grandi interpreti quali Alida Valli, Andrea Checchi, Bianca della Corte. Era, soprattutto per il giovane pubblico maschile, la ragazza da amare perché dolce, birichina senza malizia, sincera e romantica. Dopo il 1943, la Dilian si rifugia con tanti altri artisti in Spagna per non raggiungere Venezia e la Repubblica di Salò e in Spagna ritornerà molte volte dopo la fine della guerra come interprete stimata ed amata. Nel 1950  Dilian, sposa il giornalista e sceneggiatore Dino Maiuri; con lui si trasferisce in Messico dove diventa ben presto una vera ed apprezzata diva.

Nei primi anni sessanta, l’attrice – ancora sulla cresta dell’onda – si ritira dalle scene per vivere a Ceprano. Qui morirà nel 1996, dodici anni dopo la scomparsa del marito.

Dal loro matrimonio era nata una figlia, Coralla, che tenterà con scarsa fortuna, la strada della recitazione.

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FILMOGRAFIA COMPLETA

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1940: Ecco la felicità, di Marcel L’Herbier  –  Maddalena… zero in condotta di Vittorio De Sica

1941: Teresa Venerdì di Vittorio De Sica –  Ore 9 lezione di chimica di Mario Mattoli

1942: Violette nei capelli, di Carlo Ludovico Bragaglia  –  La principessa del sogno,  di Roberto Savarese  – I sette peccati,  di Lazslo Kish -  Malombra, di Mario Soldati.

1943: Fuga a due voci, di Carlo Ludovico Bragaglia

1946: Tragico inganno di Juan de Orduña  -   Cuando llegue la noche di Jeronimo Mihura –  Cero en conducta di Pedro Otzoup –  Aquila nera di Riccardo Freda /1947: La figlia del capitano di Mario Camerini  / 1949: Il corriere del re di Gennaro Righelli  /  39 cartas de amor di Francisco Rovira Beleta  / Il vedovo allegro di Mario Mattoli  Donne senza nome di Géza von Radvànyi / 1950: I bastardi (Né de père inconnu), regia di Maurice Cloche  /  Muchachas de uniforme di Alfredo B. Crevenna  / Angélica di Alfredo B. Crevenna  / 1951: Paraíso robado di Julio Bracho  / 1952: La mujer que tu quieres di Emilio Gómez Muriel / 1953: Cime tempestose di Luis Buñuel / La cobarde di Julio Bracho  -  Las infieles di Alejandro Galindo  –  Un minudo de bondad di Emilio Gómez Muriel  / 1954: Historia de un abrigo de mink di Emilio Gómez Muriel  /  La desconocida di C. Urueta  / Dos mundos y un amor di Alfredo B. Crevenna  / 1955: Pablo y Carolina di M. De la Selma  -  Serenata messicana di Roberto Rodríguez Ruelas  / 1956: Y si ella volviera di Vicente Oroná  / 1957: La estrella del Rey di Dino Maiuri e Luis María Delgado  -   La ausente di Julio Bracho / 1958: Fruto prohibido di Alfredo B. Crevenna  - La muralla di Luis Lucia Mingarro

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