Tutta la vita in ventiquattr’ore_1944
Original title: TUTTA LA VITA IN VENTIQUATTR’ORE
Regia – Direction: CARLO LUDOVICO BRAGAGLIA
Aiuto regia – Assistant director: Luigi Carpentieri
Produzione – Produced by: MANENTI Film
Direttore di produzione – Production manager: ?
Soggetto – Writing: Aldo De Benedetti
Sceneggiatura – Screenplay: Carlo Ludovico Bragaglia, Aldo De Benedetti, Amleto Faiola
Cast: Annette Bach (è Maria), Carlo Ninchi (è il commissario), Andrea Checchi (è Giulio), Carlo Campanini (è il medico condotto), Ada Dondini, Gildo Bocci, Elvira Betrone, Arturo Bragaglia, Guido Verdiani, Gianluca Cortese.
Fotografia – Director of photography: Carlo Montuori
Operatore – Camera operator: ?
Musica – Original music: Ezio Carabella
Montaggio – Editor: Fernando Tropea
Scenografia – Set decoration: Piero Filippone
Costumi – Costumes: ?
Arredamento- Interior decoration: Mario Rappini
Scenotecnico – Art direction: ?
Suono – Sound: Vincenzo Lisca
Formato – Film negative format: mt. 2162 B/N 35mm
Durata, Runtime: 78’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: NAZIONALCINE Manenti
Data di uscita – Release date: novembre 1943 ( v.c. 32046 del 29-10-1943)
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Genere – Genre: drammatico
Trama-Plot: Durante una lite, il giovane Giulio esplode un colpo di rivoltella contro un suo amico. Convinto di averlo ucciso, fugge, dalla città in cui vive e si rifugia nel paese dove è nato. Si sente però inseguito, sul treno e poi sulla corriera, così decide di consegnarsi alla polizia e confessare il suo delitto. Il commissario che raccoglie la confessione decide di accompagnarlo dai carabinieri ma durante il cammino viene chiamato a soccorrere un bambino gravemente ammalato. Il commissario e Giulio raggiungono la casa del piccolo e qui Giulio scopre che la madre è una sua antica fiamma e che il bimbo è suo. Commosso, il commissario fa in modo che i due si possano sposare; riprende poi il cammino verso la stazione dei Carabinieri. Qui, Giulio scopre che in realtà il colpo da lui esploso era andato a vuoto e che il suo amico non è morto. Finalmente sereno e libero, Giulio torna dalla sua nuova famiglia.
1. Note-Notes: girato negli Studi di CINECITTA’, Roma. Esterni al Terminillo.
2. Note-Notes: Film dalla complessa e complicata lavorazione visto il momento storico in cui viene prodotto. Inizia, secondo alcuni, il 25 luglio per terminare prima dell’8 settembre, data della comunicazione dell’armistizio. Secondo alcuni storici il film prosegue invece anche dopo tale data, essendo la troupe di Bragaglia sulle pendici del Terminillo per terminare alcune riprese in esterni e dunque all’oscuro della notizia dell’armistizio. Informazione poco credibile: nel giorno dell’8 settembre – dopo la comunicazione via radio di Badoglio – tutta l’Italia esplose nella certezza di aver chiuso con la guerra; la notizia raggiunse anche i piccoli paesi dell’alta Italia; incredibile che non sia giunta anche al Terminillo
3. Note-Notes: Annette Bach, attrice tedesca, gira pochissimi film praticamente tutti in Italia, ma è da ricordare per la parte della fanciulla violentata dall’ebreo nel film razzista Suss,l’ebreo (1940 regia di Veit Harlan ). In Italia partecipa a: Il mercante di schiave, 1942, regia di Duilio Coletti / Tutta la vita in ventiquattrore, 1943, regia di Carlo Ludovica Bragaglia / Pronto chi parla? 1946, regia di Carlo Ludovico Bragaglia / Amanti in fuga, 1946, regia di Giacomo Gentilomo / Il diavolo bianco, 1947, regia di Nunzio Malasomma / L’uomo dal guanto grigio, 1948, regia di Camillo Mastrocinque e nel 1951, Duello senza onore sempre per la regia di Camillo Mastrocinque.
4. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Un film discreto. Lo spunto è originale e meritava una trattazione episodica più nervosa e ricca di imprevisto. Bragaglia ha il difetto di indugiare troppo sui particolari.” (L.O.in Il Messaggero, 4 marzo 1944).
Carlo Ludovico Bragaglia
Data nascita: 8 luglio 1894, Frosinone (Lazio, Italia)
Data morte: 3 gennaio 1998 Roma (Italia)
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