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Tutta la città canta_1943/1945

Titolo originale

Original title: TUTTA LA CITTA’ CANTA

Regia – Direction: RICCARDO FREDA

Aiuto regia –  Assistant director: ?

Produzione –  Produced by: I.C.I. Film, ATLAS Film di Giuseppe Gallia – Società anonima Film Italiani, Appia film

Direttore di produzione – Production manager: Bruno Bolognesi

Soggetto –  Writing: Riccardo Freda, Marcello Marchesi, Vittorio Metz, Stefano Vanzina

Sceneggiatura –  Screenplay: Riccardo Freda, Marcello Marchesi, Vittorio Metz, Stefano Vanzina

Cast: Nino Taranto (è Orazio Babila, maestro elementare), Vivi Gioi (è la soubrette), Gianni Bonos, Luigi Bonos, Vittorio Bonos, Nanda Primavera, Natalino Otto,  Maria Pia Arcangeli,  Umberto Silvestri, Piero Carnabuci, Edoardo Toniolo, Alfredo Tupini, Erminio Nazzaro, Giuseppe Addobbati, Angelo Calabrese, Fedele Gentile, Leonilde Montesi, Guido Riccioli, Umberto Silvestri, Gorni Kramer, Franca Casalbone, Lello Nati

Fotografia – Director of photography: Tony Frenguelli

Operatore –  Camera operator: ?

Musica – Original music: Oscar De Mejo, Giovanni D’Anzi, Gino Filippini. Le canzoni “ Altalena d’amore”, “Tutta la città canta “, “6×6 “, sono di Gorni Kramer

Montaggio –  Editor: Riccardo Freda

Scenografia – Set decoration: Savino Fino

Costumi – Costumes: Angela Freda

Arredamento- Interior decoration: ?

Scenotecnico – Art direction: ?

Suono – Sound: ?

Formato –  Film negative format: mt. 2106 B/N 35mm

Durata, Runtime: 77’ minuti ca

Distribuzione –  Distribution: EFFEBI

Data di uscita –  Release date: agosto 1945 ( v.c. 61 del 18-07-1945)

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Genere – Genre: commedia brillante

Trama-Plot: Ad Orazio Babila,  un timido professore di provincia, oppresso da due spietate zie e fidanzato con la brutta figlia del rettore dell’istituto dove insegna,  arriva la comunicazione di aver ereditato una “Miniera d’oro” da uno zio. Felice, parte per la città, dove scopre però che la Miniera è in realtà una compagnia di rivista. I comici vedono in Orazio il ricco signore che può salvare il loro lavoro, mentre Orazio si lascia conquistare dal nuovo mondo dello spettacolo e si innamora anche della soubrette. Ma ben presto si rende conto di non poter salvare la compagnia, carica di debiti e di insuccessi. Rientra precipitosamente al paese pronto a sposare la brutta figlia del rettore. Ma al paese le zie e il rettore avevano fantasticato sulle ricchezze di Orazio e saputa la verità, lo trattano con freddezza. Intanto i comici, che non si sono arresi, piombano in paese in tempo per sconvolgere di nuovo la vita di Orazio: allora il giovane  decide di andarsene con loro, diventando a sua volta un asso della rivista e sposando la bella soubrette.

1. Note-Notes: girato negli Studi PISORNO di Tirrenia

2. Note-Notes: Il regista Riccardo Freda, a proposito di tutta la città canta, ebbe a dichiarare: “ Dopo l’otto settembre 1943, il film venne interrotto. Quando, dopo la liberazione, andai per completarlo, trovai che Vivi Gioi era ingrassata, che le costruzioni non esistevano più, che alcuni attori erano morti, altri erano al Nord con i repubblichini, ecc., ecc. Allora girai i raccordi (necessari alla comprensione della storia ) facendo dei movimenti di macchina tanto rapidi da doversi escludere che il pubblico potesse accorgersi delle controfigure.”

3. Note-Notes: Alcuni Annuari di cinema aggiungono il nome di Federico Fellini agli sceneggiatori

4. Note-Notes: I fratelli Bonos, figli di genitori ungheresi furono artisti di circo, formando un trio di fantasisti acrobati- comici. Questo film segna il loro esordio nel mondo del cinema ( non molto ricco: non più di dieci partecipazioni)

5. Note-Notes: Fra gli interpreti, nel ruolo ovviamente di cantante, segnalo la presenza di Natalino Otto un fra i migliori cantanti italiani tra gli anni 1940 e  1962 ( anno del suo ritiro).  Nato a Genova nel 1912 ( Natalino Codognotto alla anagrafe), ha avuto il merito di portare in Italia, dopo un  soggiorno a 3 anni a New York (1932-1935), la musica “Swing e Jazz” nella  Grande Orchestra di Gorni Kramer. Dal 1950 diventa un editore musicale e lancia cantanti come Fred Buscaglione e Mina. Ha registrato, nella sua carriera, più di 2000 canzoni. Ricordo per gli appassionati: “St.Louis Blues”,”Polvere di stelle (” Stardust “, versione italiana),” Mamma Voglio anch’io la fidanzata “,” Birimbo birambo “, “In cerca di te (solo me ne vo per la città)”, eccetera. E’ stato per molti anni il cantante preferito per la stampa specializzata italiana. Nel 1955 sposa un altro idolo del mondo della canzone italiana: Flo Sandons, ( “Non dimenticar (Che t’ho voluto bene”, 10 milioni di dischi venduti nel mondo, rivisitata da  Nat King Cole in una  bellissima versione in inglese, anni più tardi ). Natalino Otto e Flo sandons hanno avuto una figlia Silvia, oggi produttore cinetelevisivo. Nel cinema poche presenze: Il feroce Saladino (1932), Gli ultimi giorni di Pompeo ( 1937), tutta la città canta  (1943/45), La Casa senza tempo (1945), “Carosello del varietà” (1955), “Destinazione San Remo” (1959).

QUI LA VOCE DI NATALINO OTTO

QUI LA VOCE DI FLO SANDONS

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6. Note-Notes: Riccardo Freda nasce Alessandria d’Egitto il 24 febbraio 1909. Figlio di genitori napoletani,  studia in Italia, a Milano e nel 1933 si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia. Inizia così una interessante e particolare carriera. Uomo di cinema a tutto campo, sarà  aiuto regista, attore, decoratore, produttore, sceneggiatore, soggettista, regista. La sua carriera inizia come aiuto ( 5 film in tutto) nel 1939 nel film di Flavio Calzavara Piccoli Naufraghi. E’ anche montatore di questo film ( firmerà come montatore 8 titoli) e sceneggiatore ( 41 titoli nella sua carriera): Esordirà come regista nel 1942,( 47 titoli in carriera) con Don Cesare di Bazan film da lui stesso prodotto. Appartiene a quel mondo di seri e preparatissimi professionisti di cui si parla troppo poco. Nel periodo del “ telefoni bianchi “  gira solo tre film: Don Cesare di Bazan, Tutta la città canta ( 1945) – Non canto più ( 1945-46). Riccardo Freda è morto a Roma  il  20 dicembre 1999 .

Qui una bella intervista visiva di Tornatore all’anziano regista.

E qui un’altra di Mimmo Calopresti

7. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Film girato alla diavola senza il minimo controllo logico (…) Tarant fa da padrone della festa e sembra trovarsi assai bene in tanta cagnara. I Bonos ripetono con spontaneo virtuosismo lo stile dei fratelli Marx. Taluni quadri sono pieni di trovate acrobatiche e di piacevoli lazzi a sorpresa.” ( Fabrizio Sarazani, in Il Tempo, 18 agosto 1945).

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vedi

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Riccardo Freda

Data  nascita: 24 febbraio 1909, Alessandria d’Egitto  ( Egitto)

Data morte: 20 dicembre 1999, Roma – Lazio ( Italia)

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