Corto in Corto : Primo amore

« La prima donna che passa_1940 | Homepage | Processo e morte di Socrate, immagini_3 »

Primo amore_1941

Film, Il Cinema Italiano

Titolo originale

Original title: PRIMO AMORE

Regia – Direction: CARMINE GALLONE

Aiuto regia – Assistant director: Paolo W. Tamburella

Produzione – Produced by: S.A. Grandi Film Storici, Roma

Direttore di produzione – Production manager: Nino Ottavi

Direttore generale – General Production: Federico Curioni

Soggetto – Writing: Lucio D’Ambra

Sceneggiatura – Screenplay: Cesare Giulio Viola

Cast: Leonardo Cortese (è Peter Reed alias Pietro Redi), Vivi Gioi (è Jane Blue), Luigi Almirante (è Girolamo Redi), Bianca Della Corte (è Celeste Redi, figlia di Girolamo), Clelia Matania (è Silvia, figlia di Girolamo), Valentina Cortese (è Nerina Redi, figlia di Girolamo), Osvaldo Valenti (è Giovannino Cafiero), Giuseppe Porelli (è Peppino Percopo), Luigi Cimara (è il maestro Giacomo Asquini), Giuseppe Varni (è l’editore Wolkoff), Oreste Fares (è il dottor Lanzara), Bella Starace Sainati, Guido Celano , Carlo Bressan, Nicola Maldacea , Dina Romano , Gina Rohr , Augusto Marcacci, Alberto Semprini

Fotografia – Director of photography: Vaclav Vich

Operatore – Camera operator:

Musica – Original music: Alessandro Cicognini, Orchestra diretta dal M° Luigi Ricci (Nino Bixio, Tagliaferri e Murolo)

Montaggio – Editor: Nicolò Lazzari

Scenografia – Set decoration: Guido Fiorini

Costumi – Costumes: ?

Arredamento- Interior decoration:

Scenotecnico – Art direction: ?

Suono – Sound: Ovidio Del Grande

Formato – Film negative format: mt.3100 B/N 35mm

Durata, Runtime: 114’ minuti ca

Distribuzione – Distribution: ICI Industrie Cinematografiche Itaiane

Data di uscita – Release date: ottobre 1941 (v.c. n. 31402 del 18.09.41)

Genere, Genre: Musicale Drammatico

Trama-Plot: Un giovane jazzista italiano decide di dedicarsi alla musica classica e abbandonando l’America e la sua donna, torna in Italia ad Amalfi. Qui incontra la sua bella e giovane cugina che si innamora di lui. La donna americana non si da per vinta e parte alla volta dell’ Italia per riprendersi il suo uomo, questo provoca il tentativo di suicidio da parte della giovane che si salva ma cade ammalata. Il canto del suo amore la guarirà.

1. Note-Notes: girato negli Studi di Cinecittà di Roma

2. Note-Notes: Le musiche sono ispirate ai canti popolari italiani. Nel film : una serenata inedita di Nino Bixio, una canzone di Tagliaferri e Murolo, la Romanza e le canzoni sono cantate da Giovanni Malipiero, Francesco Albanese, Enzo Aita, Vivi Gioi, Clelia Matania.

3. Note-Notes: Sembra che all’origine del soggetto del film ci sia una novella dello stesso Lucio D’Ambra. Lucio D’Ambra, ( Renato Tommaso Anacleto Eduardo Manganella alla anagrafe di Roma, 1º novembre 1880 / Roma, 31 dicembre 1939) è stato uno scrittore, un regista, un gionalista, un autore di testi teatrali, un produttore cinematografico. Inizia la sua carriera nel cinema ai tempi del muto, per approdare al meta cinema e al cinema futurista. Muore a 59 anni, pochi mesi dopo l’invasione nazista della Polonia. Si dice che avesse intravista e dichiarato a voce alta, con lucida disperazione, il baratro in cui la follia di Hitler avrebbe condotto l’Europa.

4. Note-Notes: Guido Fiorini, architetto e scrittore d’arte (nato a Bologna 1891 ). Noto per alcune ricerche e teorie d’avanguardia e per i suoi studî che lo condurranno all’invenzione della tensiostruttura (1928-1935), una tipologia di edificio alto in cui i piani sospesi sono collegati mediante strutture di acciaio al nucleo centrale ; dopo il 1933 si è occupa specialmente di scenografia cinematografica. Il suo primo lavoro è per il film Oggi sposi del 1933, regia di Guido Brignone) Nel 1941 vince il premio nazionale della scenografia con il film Melodie eterne (regia di Carmine Gallone) . Nei primi anni Quaranta realizza scenografie per film diretti da noti registi quali Luigi Chiarini e Alessandro Blasetti e nel dopoguerra lavora per Alberto Lattuada alle scene del Delitto di Giovanni Episcopo (1947).E’ con Vittorio De Sica in Miracolo a Milano (1951); con quest’ultimo lavoro vince il premio Nastro d’argento per la migliore scenografia. Muore a Parigi nel 1965.

5. Note-Notes: dalla critica del tempo: “Senza i motivi, i suoni e le tarantelle, di cui questo film è cosparso come sono cosparsi di margherite i prati a primavera, cesserebbe per esso ogni ragione di vita. Nessuno dei nostri registi è così fedele come Carmine Gallone. Questa costanza nel non derogare mai dai propri sistemi è commovente. Ed è anche sagace, perché i film di questo regista riescono a colpo sicuro, ad attrarre, incantare e intenerire larghissimi strati di spettatori. “ (Diego Calcagno, in Film, 14 Marzo 1942).

vedi