Campo de’ Fiori_1943
Titolo originale
Original title: CAMPO DEI FIORI
Regia, Direction: MARIO BONNARD
Aiutoregia – Assistant director: Gastone Bartolucci, Augusto Cavicchia, Aldo Rossi
Produzione – Produced by: Giuseppe Amato per la Cinés
Direttore di produzione – Production manager: Teofilo N. Mariani
Soggetto – Writing: Marino Girolami, adattamento cinematografico di Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Piero Tellini
Sceneggiatura – Screenplay: Mario Bonnard
Cast: Caterina Boratto ( è Elsa Bianchini), Cristiano Cristiani ( è il piccolo Carletto), Peppino De Filippo ( è Aurelio), Aldo Fabrizi ( è Peppino Corradini), Rina Franchetti ( è Rosa, la domestica di Olga), Anna Magnani ( è Elide), Olga Solbelli ( è Olga ), Guglielmo Barnabò , Ciro Berardi, Giulio Calì , Lia Campomori, Olga Capri , Olga Vittoria Gentilli, Gorella Gori, Luana Lori, Enrico Luzi, Gianrico Tedeschi, Saro Urzì.
Fotografia – Director of photography: Peppino Latorre ( Giuseppe La Torre)
Operatore – camera operator: ?
Assistente operatore – Assistant camera operator: ?
Musica – Original music: Giulio Bonnard
Montaggio – Editor: Gino Talamo
Assistente al montaggio – Editor assistant: ?
Scenografia – Set decoration: Ferdinando Ruffo
Costumi – Costumes: ?
Pittore , Art Department: Ferdinando Russo
Trucco – Makeup: ?
Suono – Sound: Vittorio Trentino
Formato – Film negative format: mt: 2720 colore 35mm
Durata – Runtime: 99 ‘ minuti ca
Distribuzione – Distribution: E.N.I.C. Ente Nazionale Industrie cinematografiche
Data di uscita- Release date:giugno 1943 ( v.c. n. 498 del 27.03.46)
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Titolo provvisorio: C’è prima la signora
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Genere – Genre: commedia
Trama – Plot: Peppino, un pescivendolo romano, ha un banco a Campo de’ Fiori e per vicina una saggia popolana, Elide, che vende frutta e verdura ed è palesemente innamorata di lui; ma Peppino ama farsi credere un viveur, un tombeur de femme, quindi poco interessato alle donne del suo ceto, si sente anzi autorizzato a puntare in alto, molto più in alto. E c’è una sua cliente dolce e gentile, una “ vera signora” che non lo tratta con spocchia ma è sempre disponibile a due chiacchere e ad un sorriso. Si chiama Elsa Bianchini ed un giorno chiede a Peppino, addirittura, di tenergli il figlioletto di otto anni. Peppino all’inizio non è gran che contento dell’incarico; poi finisce per affezionarsi al ragazzino e si dichiara addirittura disponibile a sposare la madre. Ma le cose non andranno come sperato: la donna è sposata e si è riconciliata col marito. Così Peppino ritorna ad essere il bonario, bonaccione figlio del popolo che scopre in Elide, la sua vicina di banco, il vero amore.
1. Note – Notes: girato a CINECITTA’ – Roma
2. Note – Notes: Girato alla vigilia dell’ armistizio, il film si sforza di non parlare né di “mostrare” la guerra. Campo de’ Fiori è un’oasi felice e solo qualche cenno ( la mancanza del sapone e del talco per il bagnetto del bambino, l’erogazione del gas che si chiude all’ora stabilita) ricorda il peso della guerra. Le difficoltà, anche economiche, incontrate dal regista – che non può girare a Cinecittà – difficoltà che lo spingeranno a “ girare “ dal vero non solo la piazza, ma anche l’appartamento ( era l’appartamento da scapolo di Aldo Fabrizi), la scelta di molti attori dalla strada e dall’avanspettacolo fanno dire agli storici di cinema che “ Campo de’ fiori” può essere considerato un valido antesignano del neorealismo italiano.
3. Note – Notes: Anna Magnani ed Aldo Fabrizi che fingono amore eterno sul set, in realtà non si sopportavano accusandosi a vicenda di “ rubare la scena”.
4. Note – Notes: Cristiano Cristiani partecipa a due soli film: Campo de’ Fiori e La porta del cielo ( regia di Vittorio De Sica, 1945) dove interpreta un bambino paralizzato.
5. Note – Notes: Da segnalare, fra gli sceneggiatori, la presenza di Federico Fellini, qui alla sua quarta esperienza.
6. Note – Notes: Corrado Tedeschi ( Milano, 1920) , destinato ad una lunga carriera come attore di teatro e di cinema, qui è alla sua prima esperienza. nel ruolo di ” giocatore di baccarat”. Saro Urzì, altro famoso attore del dopoguerra qui è alla sua settima esperienza.
7. Note – Notes: dalla critica del tempo: “A parte talune incongruenze nel racconto, troppo “ facili” e “ gratuite” gli sceneggiatori hanno risolto con naturalezza e sapore specie nelle battute, due o tre scenette sul mercato e altre poche col piccolo Cristiano Cristiani /…) tutto il resto del film è dolciastro (…) pur mostrando il regista Bonnard d’avere la mano pronta a manovrare e frenare l’irruenza romanesca di Fabrizi.” ( Francesco Càllari, in film, 3 luglio 1943.
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Mario Bonnard
Data nascita: 24 dicembre 1889, Roma (Italia)
Data morte: 22 marzo 1965, Roma (Italia)
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