• Luce e Colore

Emilio Ghione

Torino, 30/07/1879 – Roma, 07/01/1930

Emilio (Luigi Carlo Giuseppe Maria) Ghione è una delle figure simbolo della cinematografia italiana dei primi del Novecento. Improvvisazione, genialità, ricchezza, decadenza. Sono i tempi di Cabiria, Christus, La caduta di Troia, Gli ultimi giorni di Pompei. Il cinema italiano ha conquistato le platea di Europa e delle Americhe. Tutto sembra facile, ricchezza e fama sono a portata di mano, basta volerlo. Emilio Ghione si avvicina al cinema per caso. Vive a Torino (dov’è nato il 30/07/1879) come un bohémien dipingendo miniature e cartoline della città che vende ai passanti. Ha fama di essere un buon cavallerizzo e per questa ragione, viene avvicinato da Gino Larizzati direttore (regista) e primo attore dell’Aquila film. Hanno bisogno di un “cascatore” per un film d’arme del Cinquecento. Ghione accetta e scopre che con “l’arte muta” c’è da guadagnare bene.

Le sue prime esperienze come attore sono con Enrico Guazzoni: è il quarto nome ne La Gerusalemme Liberata (1910) e protagonista in San Francesco, il Poverello di Assisi (1911) Poi arriva la popolarità con Histoire d’un Pierrot(1913)di Baldassarre Negroni. A fianco di Ghione le dive più acclamate di quegli anni: Francesca Bertini e Leda Gys. Così Emilio Ghione ricorda

Histoire d’un Pierrot “… Quasi un film sonoro prima del sonoro…venne girato completamente a suon di musica originale composta da Mario Costa e proiettato nelle sale con un accompagnamento musicale esattamente sincronizzato con le immagini, come durante le riprese.”

Nel 1913, Ghione è direttore di scena (regista) e primo attore della Caesar film, quando – durante un viaggio a Parigi – scopre il favoloso mondo degli apaches e si fa venire una idea vincente, creando il personaggio di Za-la-Mort.

segue Za-la-Mort

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