• Film

Christus (1916)

IL CINEMA MUTO ITALIANO 1900 -1918

Titolo originale: Christus
Regia: Giulio Antamoro

Produzione: CINES
Soggetto: Da un poema di Fausto Salvadori
Sceneggiatura: Giulio Antamoro, Ignazio Lupi, Fausto Salvatori, Maurice V. Samuel (cartelli)
Cast: Alberto Pasquali (Gesù Cristo), Amleto Novelli (Ponzio Pilato), Leda Gys (la Madonna)Augusto Mastripietri (Giuda), Amalia Cutaneo, Maria Camerini, Lina De Chiesa, Ignazio Lupi, Augusto Poggioli, Ermanno Roveri, Renato Visca.
Fotografia: Renato Cartoni
Operatore: Filoteo Alberini
Musica: Giocondo Fino
Montaggio: Giulio Antamoro
Scenografia Giulio Lombardozzi
Costumi ?
Formato: 35mm -bianco/nero – muto
Durata: 2.279 mt. Durata originale: 3 ore. Oggi il film, restaurato, dura un?Ĵora.
Data di uscita: 8 novembre del 1916
Distribuzione: ?
Nazione: Drammatico religioso
Nazione: Italia

Trama:
Questo è il primo film al mondo sulla vita di Gesù Cristo.

Annunciazione e Natività -
Vita e Opere –
Morte e Resurrezione.

nativit??.jpgPer realizzare un lavoro così impegnativo, Giulio Antamoro si appoggia senza esitazioni alla tradizione artistica rinascimentale. A proposito delle citazioni pittoriche volute dal regista, qualche spettatore devoto si è cimentato nel difficile compito di individuarne il numero, arrivando a contarne oltre cento. Tuttavia, i più facilmente riconoscibili sono: L’Annunciazione del Beato Angelico, Il Battesimo del Perugino, La Trasfigurazione di Raffaello, La Cena di Leonardo, La Deposizione di Rembrant, La Crocefissione di Mantegna.
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I misteri: Le scene comprese nel primo Mistero sono: l’annunciazione, la nascita di Gesù, l’adorazione dei Magi, la strage degli innocenti, la fuga in Egitto e il ritorno a Betlemme. Il secondo include: il ritrovamento di Gesù dodicenne al tempio, il battesimo nel Giordano, le tentazioni nel deserto, i miracoli e le guarigioni, i mercanti cacciati dal tempio, l’ episodio di Maria Maddalena, la resurrezione di Lazzaro e l’ ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Il terzo Mistero è a sua volta suddiviso in tre parti: la Passione, la Morte e la Resurrezione. Le scene principali sono: l’ultima cena, Gesù nell’orto del Getsemani, il tradimento di Giuda e l’arresto di Gesù, il rinnegamento di Pietro, il suicidio di Giuda, Gesù davanti a Pilato, la liberazione di Barabba e la condanna a morte di Gesù, la flagellazione, la salita al monte Calvario, la crocifissione e la morte, la deposizione e la sepoltura, la resurrezione, l’ apparizione ai discepoli e l’ incredulità di Tommaso, l’ ascensione al cielo.

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1. Note: Giulio Lombardozzi, autore delle ottime ricostruzioni sceniche, curerà nel 1946 gli ambienti del film Sciuscià di De Sica.

2. Note: La prima ufficiale avviene il 8 novembre del 1916, in pieno conflitto mondiale, al Teatro Augusteo di Roma. La musica a ” commento” della proiezione, viene commissionata al religioso Giocondo Fino. Presenze illustri: la regina Elena, rappresentanti del Governo, ambasciatori e molte personalità della cultura. Fu un successo travolgente. I cronisti raccontano che al riaccendersi delle luci in sala, moltissimi dei presenti furono colti con le lacrime agli occhi. Un grande successo lo riscosse anche quando venne presentato a Parigi, al Trocadero, la più grande sala della città. L’orchestra che accompagnava la proiezione era composta da 80 elementi e diretta dal maestro Charpenter.

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3. Note: Il realtà, il film venne aspramente criticato dai cronisti dell’ epoca e dagli esperti del periodo storico toccato dal film. In particolare, venne accusato di non avere unità e di eccedere nella agiografia più vieta. Ciò malgrado il film entrerà nell’ immaginario popolare nazionale. La versione originale sarà proiettata nelle sale parrocchiali e negli oratori in prossimità del Natale e specialmente durante la settimana santa, sino agli anni quaranta. Assistere a quel film, era per i credenti, come recitare una preghiera.

4. Note: Un anno prima circa, ( dicembre 1915) il film era stato proiettato davanti a quindici cardinali presso il Pontificio Istituto Biblico; prima del visto censura, presumibilmente per ottenere l’ approvazione della Santa Sede.

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5. Note: Il produttore Goffredo Lombardo, figlio di Leda Gys, ha di recente curato il restauro della pellicola. Restauro reso possibile solo dopo il recupero di varie parti del film in diversi Paesi: Francia, Germania, Stati Uniti e Sudamerica. La nuova versione è stata ricostruita dalla Cineteca del Comune di Bologna con la collaborazione di vari Enti, anche svizzeri e francesi, ed è stata poi presentata al Festival del Cinema di Venezia nel 2000, in occasione del Giubileo.

6. Note:
Leda Gys, nome d’ arte di Giselda Lombardi ( Roma, 10/3/1892 – 2/10/1957)
E’ stata una delle più amate dive del cinema muto. Venne lanciata dal poeta romano Trilussa con cui ebbe una relazione sentimentale. Moglie del produttore Gustavo Lombardo, girò più di 80 film. Era molto popolare anche fra gli emigrati. La sua ( a detta dei critici) era una recitazione spontanea, distaccata dai clichè del cinema muto italiano di quegli anni.

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