1942_ L’amore e il diavolo
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Titolo originale
Titre original: L’AMORE E IL DIAVOLO
Realisation: MARCEL CARNÉ
Conseiller Tecnique, Consigliere Tecnico:
Aiutoregia, Assistant réalisateur: Pierre Sabas, Bruno Tireux, Michelangelo Antonioni
Segretaria di edizione, Script:
Produzione, producteur: André Paulvé – Co-Productions André Paulvé et Scalera Films
Direttore di produzione, Directeur de production: Georges Lampin, , Gabriel Lhomme
Soggetto, sujet: Jacques Prévert, Pierre Laroche
Dialoghi, Dialogues: Jacques Prévert,
Sceneggiatura, Scenario: Jacques Prévert, Pierre Laroche
Cast: Arletty (Dominique), Marie Déa (Anne – la fille du baron qui se fiance avec Renaud), Fernand Ledoux (Le baron Hugues – le châtelain, père d’Anne), Alain Cuny (Gilles – un menestrel), Pierre Labry (Le seigneur), Jean d’Yd (Le baladin). Roger Blin (Le montreur de monsters), Gabriel Gabrio (Le fourreau), Marcel Herrand (Le baron Renaud – le fiancé d’Anne), Jules Berry, (Le diable), et: Janine Berry, Claudye CarterFrançois Chaumette, Arsenio Freignac, Guy Henry, Robert Hébert, Robert Le Béal, Marie-Thérèse Moissel, Piéral Piéral, Alain Resnais, Madeleine Rousset, Georges Sellier, Simone Signoret,
Direttore della fotografia, Directeur de la photographie: Roger Hubert
Operatore, cadreur: Marc Fossard
Assistente operatore, Assistant opérateur:
Musica, musique: Maurice Thiriet (Joseph Kosma?) / orchestre sous la direction Charles Münch / Chansons interprétées da Jacques Jansen (voix chantée di Alain Cluny) – Complainte de Gilles, paroles de Iacques Prévert et musique de Maurice Thiriet /Démons et Merveilles, paroles de Jacques Prévert et musique de Maurice Thiriet / Le Tendre et Dangereux Visage de l’amour, paroles de Jacques Prévert et musique de Maurice Thiriet.
Montaggio, Montage: Henri Rust et Marcel Carné
Assistente al montaggio, montage assistant: ?
Scenografia, Chef décorateur: Georges Wakhévitch Alexandre Trauner
Direzione artistica, Direction Artistique: Georges Wakhévitch
Costumi, Costumes: Georges Wakhévitch
Chef costumier , Costumista, Bozzetti, Maquette: Alexandre Trauner
Photographe de plsateau, Fotografo di scena: Léo Mirkine
Trucco, Makeup: Paul Déan
Ingénieurs du son, suono: Jacques Lebreton
Assistente, Assistant:
Negativo, negative: 3284 mt_1,37 / BN 35 mm
Durata, Durée: 120’
Distribuzione, Distribution: DISCINA
Data di uscita, prima al pubblico : 5 dicembre 1942, Parigi (Le visiteurs du soir)
In Italia: 11 Febbraio 1949
Genre: fantastico, ambientato nel medioevo
Sinopsis -Plot: Nel 1485, Satana delega due suoi emissari , Dominique et Gilles , a comparire sulla Terra sotto le spoglie di due menestrelli Satan, per seminare infelicità e distruzione. Gilles et Dominique, giungono al castello del barone Hughes dover si sta celebrando il matrimonio della figlia del barone Anne, promessa al cavaliere Renaud. Mentre I festeggiamenti stanno giungendo al culmine, , Dominique ferma il ballo con un’aria del suo mandolino. I presenti si arrestano stupiti. Dominique appare allora per quello che è, ovvero una affascinante donna al soldo del diavolo. Dominique porta la fidanzata che non riesce a reagigire in giardino, mentre Gilles distrae Anne. I due menestrelli, creature maledette hanno l’incarico di far precipitare gli uomini nella più dura infelicità; ma Gilles soccombe alla purezza della bella Anne e rifiuta di portare l’infelicità in quella casa.Contrariato, il diavolo decide di intervenire personalmente per rimettere le cose nell’ordine voluto…Anna si rassegna al suo destino infelice, non teme quello che il diavolo le potrà fare per vendicarsi di lei; gli chiede solo un ultimo favore: il permesso di recarsi un’ultima volta vicino alla fontana dove ha conosciuto la felicità tra le braccia di Gilles. Il diavolo accetta . Anne raggiunge la fontana proprio nel momento in cui Gilles – che il diavolo ha già punito facendogli perdere la memoria del suo amore per Anne – sopraggiunge. Rapida, Anne gli offre da bere l’acqua che ha raccolto con le sue mani; avviene il prodigio: Gilles riacquista la memoria e abbraccia la donna, felice. Il Diavolo si rende conto di essere stato giocato e in preda al furore trasforma i due innamorati in statue di pietra. Poi, scende da cavallo per contemplare la sua opera malvagiae per assaporare il freddo silenzio della morte; ma di mano in mano che si avvicina alle due statue avverte un rumore quasi indistinguibile, un rumore che spezza il silenzio della morte . Comprende allora che quel rumore è il battito del cuore dei due innamorati; stravolto dall’ita prova a frustare le sue statue per far cessare quel battito che è un battito d’amore…ma cosa si può fare a due statue di pietra? Questa volta, il diavolo ha perso la partita e non gli riesce altro da fare – sconfitto - che ritornare da deve era partito.
1. Note-Notes: Le scene in esterno e scene in studio sono state girate a: La Victorine, Nice / Franstudio, Saint-Maurice, Val-de-Marne (France)
2. Note-Notes: Si dice che a causa della guerra e della fame, la produzione dosse costretta ad avvelenare il cibo di scena per evitare che questo fosse fatto sparire dalle maestranze e dagli attori; credo si tratti di una leggenda. In tempo di guerra nessuno avvelana il poco cibo su cui è riuscito a nmettere le mani; probabilmente la storia del veleno era quello che la produzione dichiarava sul set per evitare, appunto le ruberie.
3. Note-Notes: Schiacciata sotto il peso della Occupazione e il governo Vichy, la produzione cinematografica è obbligata a scegliere fra racconti in tempi e luoghi lontani dal presente dove gli attori non possano in alcun modo testimoniare del terribile tempo che stanno vivendo; in caso contrario l’obbligo di ripiegare sulla più bieca propaganda era una minaccia e un obbligo. Di comune accordo, gli autori de L’amore e il diavolo (Les visiteurs du soir) decidono di uscire dal loro tempo e di ambientare il film in un altro secolo e/o in un altro genere per poter mantenere la loro indipendenza intellettuale. In un primo tempo, Carné et Prévert pensano di riprendere un loro vecchio progetto ideato nel 1940 e che l’entrata in guerra della Francia aveva bloccato: Il Gatto con gli stivali, di Perrault, dove il gatto avrebbe dovuto essere interpretato Maurice Baquet. Trauner avait adirittura iniziato a disegnare e realizzare des maquettes, materiale ripreso per Les Visiteurs du soir. Poi, la scelta cade sul Medi Evo e sarà questa scelta che permetterà ai due autori di ritrovare la libertà di espressione er la possibilità di andare contro-corrente rechange adoptée pour se donner la liberté d’aller à contre-courant. » (Dans: Jacques Prévert, portrait d’une vie, Carole Aurouet)
4. Note-Notes: Danièle Gasiglia-Laster ha esposto con chiarezza i rapporti che legano il film diu Carné al tempo delle riprese; la data stabilita nel racconto all’inizio del film (1485) ci segnala, se letta al contrario 5 agosto 41… E in relazione alla conclusione del film— il cuore dei due amanti mutati in statue che continua a battere— chiarisce senza alcun dubbio il parallelismo con un poema di Prévert scritto molti anni prima La Crosse en l’air (1936) : “… dove aveva già utilizzato la metafora del cuore che nulla può mettere a tacere, per evocare la resistenza contro Franco… Quel cuore era il cuore della rivoluzione, quel cuore che, come scriveva Prévert “… nulla… nessuna persona può impedire di distruggere tutti coloro che vogliono impedire a quel cuore di battere… di battere…battere…battere.”
5. Note-Notes: “…Nella atmosfera della Occupazione (nazista) gli spettatori attenti riuscivano ad intuire, nel racconto, la parabola della guerra in atto, dove il barone Hugues era a rappresentare Pétain, il suo castello il regime di Vichy e il diavolo l’invasore tedesco; i due amanti trasformati in statue di pietra ( ma con il cuore che continuava a battere) ricordavano a tutti il valore della Resistenza” (?)
6. Note-Notes: Non esiste molta letteratura sui rapporti instaurati tra la DISCINA e la SCALERA Film considerato lo scarso entusiasmo che il fascismo dedicava a tutto quanto non era italiano. Ma la Scalera era nata dietro suggerimento e incoraggiamento del Duce e si era posta, da subito, nell’ottica di una produzione intellettuale; sotto contratto i migliori attori e registi; Studi di ispirazione quasi hollywoodiana e uno sguardo alla produzione estera probabilmente per uscire dalla lagnosa e edulcorata produzione italiana (fatte rare eccezioni) del tempo. Così la Scalera invita registi stranieri in Italia (Papà Lebonnard, Ultima giovinezza, Rosa di sangue, Ecco la felicità, Tosca), ed entra in partecipazione con film realizzati all’estero (in Francia principalmente).
7. Note-Notes: voir images
da consultare:
Danièle Gasiglia-Laster, « Trois éditions des Visiteurs du soir, étude comparative », Les Cahiers du CRELIQ, Québec, Nuit Blanche éditeur, 1992
Danièle Gasiglia-Laster, « Les Visiteurs du soir : Une date peut en cacher une autre », Cahiers de l’association internationale des Études françaises, no 47, mai 1995
Danièle Gasiglia-Laster, « Double jeu et je double : La question de l’identité dans les scénarios de Jacques Prévert pour Marcel Carné », CinémAction, éditions Corlet,no 98, 1er trimestre 2001
Carole Aurouet, Du visuel au verbal : la méthode d’écriture scénaristique de Jacques Prévert. L’exemple des Visiteurs du soir, Genesis, no 28, pp. 127-146.
Carole Aurouet, « Les Visiteurs du soir de Marcel Carné : fiche film », CinémAction, éditions Corlet « Cinquante couples hors normes à l’écran », no 114, janvier 2005,p. 71-73
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Marcel Carné
Naissance: 18 août 1906 – Parigi (France)
Décès: 31 octobre 1996 – Clamart (Hauts-de-Seine, France)
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