Corto in Corto : Ultima giovinezza

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Ultima giovinezza_1939

Film, Il Cinema Italiano

Titolo originale

Original title: ULTIMA GIOVINEZZA

Regia – Direction: JEFF MUSSO

Aiuto regia – Assistant director: Giorgio Zambon

Produzione – Produced by: SCALERA Film, LUMEN Film

Direttore di produzione – Production manager: Giorge Lampin, Cesare Zanetti

Soggetto – Writing: soggetto tratto dal romanzo “Mister Gilhooley” di Liam O’Flaherty

Sceneggiatura – Screenplay: Jeff Musso, Maria Basaglia

Dialoghi – dialogue: Liam O’Flaherty

Cast: Raimu ( è Cesare), Jacqueline Delubac ( è Marcella), Pierre Brasseur ( è Frossard), Félicien Tramel ( è Derange) Alice Tissot ( è la padrona della pensione), Héléne Manson ( è Maria) Jean Brochard ( è il proprietario del ristorante), René Génin ( è il padrone della pensione), Armand Larcher ( è l’amico di Frossard), Anita Farra ( è Jeannette), Elena Zareschi ( è Yvonne), Guido Celano ( è Reynaud), Marcel Maupi, Fedele Gentile, Nicola Maldacea, Ermete Tamberlani, Otello Toso.

Fotografia – Director of photography: Ubaldo Arata

Operatore – Camera operator: Giorgio Orsini

Musica – Original music: Giuseppe Mulè, Ezio Carabella

Montaggio – Editor: Eraldo Da Roma

Scenografia – Set decoration: ?

Costume – Costumes: ?

Pittore – Interior decoration: Pierre Schild

Direttore dei lavori – Art direction: Marcello Albani

Trucco – Makeup: ?

Suono – Sound: Giuseppe Caracciolo

Formato – Film negative format: mt 2432 bn 35mm

Durata, Runtime: 88’ minuti ca

Distribuzione – Distribution: SCALERA ( DISCINA in Francia)

Data di uscita – Release date: 30 agosto 1939 ( v.c. n. 30711 del 24.08.39)

Genere, Genre: drammatico

Trama-Plot: Cesare, un ex dipendente degli insediamenti francesi in Algeria, rientrato in patria, trascina le sue giornate nei bistrot di Le Havre, in compagnia di due amici, Derainge un vecchio scrittore fallito, e Frossard, che campa di attività poco chiare. In una notte piovosa, George incontra una ragazza, Marcella, che lui scambia per una prostituta, ma la ragazza si difende, nega di esserlo e si lamenta di avere freddo e fame e di non sapere dove andare a dormire. Impietosito, Cesare la porta nella pensione dove abita. Dalla compassione alla passione, il passo è breve. Cesare ha l’impressione di rivivere una nuova – e forse l’ultima – giovinezza. Porta la ragazza in un Grande magazzino, la riveste; poi affitta un appartamento e chiede a Marcella di vivere con lui; ma la ragazza ama un altro uomo, che si chiama Frossard e confessa di essere venuta a Le Havre per cercarlo. “Io non voglio che tu sia geloso,” sussurra. Cesare la rassicura, ma quando scopre nell’appartamento la ragazza a letto con l’amante ritrovato, prende la pistola e minaccia di ucciderlo. Cesare è ubriaco, viene insultato “Sei vecchio, sei vecchio.” Cesare gli urla di andarsene; Frossard esce dall’ appartamento e Cesare, reso folle dalla gelosia strozza Marcella. Poi in preda all’angoscia e al pentimento, vaga per la città, arriva al porto e si getta nelle onde.

1. Note-Notes: Realizzato in coproduzione con la Francia. Il film nella edizione francese è stato presentato a Venezia del 1939

2. Note-Notes: Jules Auguste Muraire, detto Raimu, è stato una vedette del music-hall, attore di teatro e di cinema. Nato a Toulon il 18/12/1883, muore a Neuilly-sur-Seine il 29/11_1946. E’ considerato uno dei mostri sacri del cinema francese degli anni 30 e nella prima metà degli anni quaranta. Pioniere del cinema sonoro, attore di commedie e attor comico scoperto da Sacha Guitry, è divenuto, più tardi l’interprete-feticcio nei film di Marcel Pagnol.

3. Note-Notes: Nella versione francese,il protagonista è chiamato George

4. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Il film reca la firma di Jeff Musso, un giovane di curioso talento, che, come quasi tutti i registi francesi delle ultime leve, vede l’umanità molto in nero (…) E’ una storia lineare, diretta, angosciosa, un po’ come si è detto per partito preso di scuola, e molto per l’ineluttabilità dei suoi dati che fanno centro in un amore senile (…) A Venezia sentii dire che Musso avrebbe fatto meglio a stringere di più i tempi del dramma. Forse, se lo avesse fatto, il film avrebbe guadagnato in drammaticità, ma avrebbe perduto in verità psicologica. Proprio questo è il pregio di Ultima giovinezza: l’osservazione è minuziosa ma quasi sempre stretta e genuina e i personaggi non sono tolti dalla convenzione ma descritti di prima mano (…) il che naturalmente rallenta l’azione ma autentica il dramma. Raimu sta magnificamente nella parte “. (Sandro De Feo, in Film, 30 settembre 1939)