Aeroporto_1944
Original title: AEROPORTO
Regia – Direction: PIERO COSTA
Aiuto regia – Assistant director: Pietro di Rialto
Produzione – Produced by: VICTORIA Film
Direttore di produzione – Production manager: Mino Donati
Soggetto – Writing: Piero Costa
Sceneggiatura – Screenplay: Piero Costa
Cast: Anna Arena, Attilio Dottesio, Carlo Minello, Clara Zani, Elio Steiner, Piero Carnabuci, Silvio Bagolini, Riccardo Tassani, Renato Malavasi, Mario Sailer, Luisa Cei, Anna Marazzini, Gualtiero Isnenghi, Oretta Fiume, Armando Ferrara.
Fotografia – Director of photography: Gabor Pogani
Operatore – Camera operator: ?
Musica – Original music: Franco D’Achiardi
Montaggio – Editor: ?
Scenografia – Set decoration: Mario Bonetti
Costumi – Costumes: ?
Arredamento- Interior decoration: Mario Bonetti
Scenotecnico – Art departement: ?
Suono – Sound: ?
Formato – Film negative format: mt. 2462 B/N 35mm
Durata, Runtime: 90’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: E.N.I.C.
Data di uscita – Release date: ?
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Genere – Genre: drammatico
Trama-Plot: In un aeroporto militare, la vita quotidiana di militari e civili si confonde e si intreccia, soprattutto al bar degli Azzurri gestito da Tonio e dalle sue giovani figlie Marta e Tina. Quest’ultima attende che il pilota Riccardo Valetti la chieda in moglie, mentre sua sorella Marta è innamorata del sergente Gustavo Ferri, personaggio tormentato e problematico. Intanto all’aeroporto giunge il capitano Giovanni Ferri, fratello di Gustavo: gli Alleati sono sbarcati ed il suo reparto ha dovuto arrendersi. Il capitano, per evitare che il suo aereo possa venir distrutto, lo porta in volo dietro le linee. Si rende necessaria un’azione ed è indispensabile l’impegno di tutti i piloti: il capitano Ferri, benché ansioso di raggiungere la moglie che sta per partorire, accetta senza lamentele la missione, ma viene abbattuto. In un’ulteriore azione, resasi necessaria per difendere l’aeroporto, anche l’aereo di Valetti viene colpito: per salvarlo è necessario amputargli un braccio. Con la firma dell’armistizio la situazione precipita: i soldati sono lasciati liberi di decidere secondo coscienza. Alcuni decidono di fare ritorno alle proprie case, altri, come Gustavo Ferri, che ha finalmente deciso di sposare Marta, continuano la guerra.
1. Note-Notes: girato negli Studi della Victoria Film a Montecatini e terminato a Venezia.
2. Note-Notes: Molte delle informazioni di questa scheda sono state prese dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza dove è conservata l’unica copia del film
3. Note-Notes: Aereoporto è, probabilmente, l’unico film di dichiarata propaganda fascista realizzato nel periodo della Repubblica di Salò.
4. Note-Notes: La distribuzione del film avviene – sino alla fine della guerra- solo nelle sale dell’Italia del Nord.
5. Note-Notes: Piero Costa, fratello del più conosciuto regista Mario Costa, dopo avere fatto esperienza come documentarista aderisce alla Repubblica Sociale ed è uno dei pochi registi del cinevillaggio veneziano a terminare per tempo un film che viene distribuito abbastanza regolarmente nelle sale del Nord Italia. Aeroporto (dicembre 1944 ) scritto e diretto dal regista, è inoltre il suo film d’esordio. Esce nelle sale a guerra quasi conclusa e appare fuori tempo massimo; a Milano, ad esempio, viene “lanciato” nel febbraio 1945 da un ricco (per l’epoca) apparato pubblicitario e, ciononostante, la tenuta (presso il cinema Colosseo, una sala elegante che allora vantava 2000 posti) non supera la settimana a riprova dello scarso interesse del grande pubblico per gli ultimi prodotti del fascismo repubblicano e, in generale, per qualunque cosa rimandi alle sofferenze dell’interminabile conflitto.( (VEDI: GIUSEPPE RAUSA ). Dopo aver diretto ” Un alibi per morire” Piero Costa si eclissa, facendo perdere le proprie tracce. Secondo fonti non verificate, sarebbe scomparso alla fine degli anni ‘70.
I suoi film: 1944: Aeroporto / 1954: L’ultima gara – La barriera della legge /1955: La catena dell’odio / 1956: Storia di una minorenne / 1958: La ragazza di Piazza San Pietro / 1961 La rivolta dei mercenari – Un alibi per morire
6. Note-Notes: dalla critica del tempo: “Si tratta di un film politico e di propaganda abbastanza blanda: prende in considerazione i fatti precedenti e successivi all’8 settembre 1943 dal punto di vista di quelli che dopo il «tradimento hanno ripreso la lotta». La pellicola è estremamente modesta: recitazione approssimativa, mezzi scarsi, narrazione disordinata e regia povera di idee (…) Ma proprio per questo il film può dire parecchio; e l’atmosfera spettrale di questo aeroporto fuori dal mondo, testimonia la mancanza di sostanza della realtà che si vorrebbe descrivere. Non parliamo della confusione ideologica: vaghe accuse di tradimento (…) una timida dichiarazione di lealtà verso i tedeschi (che appaiono solo nello sfondo e in un modellino di aereo). Il film dovrebbe far riflettere i fascisti di ieri e di oggi: non mi sembra che, al di là delle solite sparate retoriche vuote e miopi, i fascisti abbiano mai voluto affrontare il problema del periodo repubblichino con il dramma che ha rappresentato per chi lo ha vissuto in buona fede (…).Aeroporto è anche un bel documento per lo storico del cinema: un esempio di un breve capitolo della storia del cinema italiano a lungo totalmente ignorato (…). Sul fronte di Salò nessuna scoperta: solo filmetti messi insieme alla buona dietro le cui immagini si può sentire lo spettro del regime agonizzante, che in Aeroporto cerca ingenuamente di materializzarsi, senza belletto”. (Paolo Gobetti, da Un osservatore tormentato, in «Il Nuovo Spettatore», n. 11, giugno 1988, pp. 10-11- qui l’articolo completo )
Piero Costa
Data nascita: Tunisi, 1913
Data morte: ?
febbraio 24th, 2022 at 01:36
[...] Si veda la scheda del film dal sito cortoin.screenweek.it, e il Dizionario del cinema italiano, Editore [...]