Corto in Corto : Cose dell’altro mondo

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Cose dell’altro mondo_1939

Titolo originale
Original title: COSE DELL’ALTRO MONDO
Regia – Direction: NUNZIO MALASOMMA
Aiutoregia – Assistant director: Gabriele Varriale
Produzione – Produced by: Gastone Medin per la Consortium
Direttore di produzione – Production manager: Goffredo D’Andrea
Soggetto – Writing: Nunzio Malasomma
Sceneggiatura – Screenplay: Sergio Amidei, Alessandro De Stefani, Nunzio Malasomma
Cast: Amedeo Nazzari, Antonio Gandusio, Sandro Ruffini, Amelia Chellini, Luigi Pavese, Guglielmo Barnabò, Oscar Andriani, Wanda Gloria, Cesarina Ghepardi, Leo Gazzolo, Mario Mazza, Olga Solbelli.
Fotografia – Director of photography: Mario Albertelli
Operatore – Cameramen:
Musica: – Original music: Giuseppe Anèpeta
Montaggio – Editor: Gabriele Varriale
Scenografia – Set decoration: Gastone Medin
Costumi, Arredamento, armi e attrezzi – Costumes:
Pittore – Art Department:

Suono - Sound: Victor Wilson
Formato
Film negative format: mt.2432ca BN 35mm
Durata – Runtime: 86′ca
Distribuzione – Distribution: Artisti Associati
Data di uscita – Release date: 1939

Genere
Genre: comico

Trama-Plot: Stati Uniti: tre detenuti chiedono ed ottengono dalla figlia del direttore di un carcere una specie di “libera uscita” con la promessa che sarebbero rientrati in prigione dopo poco tempo. Quando il direttore scopre l’errore commesso dalla figlia, per evitare lo scandalo, mette in galera la figlia, la moglie ed un amico perché almeno il “numero” dei prigionieri risulti corretto. Contrariamente alle pessime previsioni del direttore, i tre fanno ritorno in carcere e rivelano la loro vera identità: sono Ispettori di polizia.

1. Note-Notes: Cose dell’altro mondo è anche un film muto del 1914 per la regia di Carlo Simoneschi.

2. Note-Notes: Dalla critica dell’epoca: Si continua ad insistere a presentare uomini e fatti di altri paesi che non siano il nostro (bella scappatoia…) Nunzio Malasomma con l’intenzione di mettere in ridicolo o più leggermente alla berlina, l’ambiente carcerario degli Stati Uniti, è riuscito solo a sfiorare il paradosso (…) Gli equivoci, i cuscinetti a sfere di simili film un po’ comici, un po’ parodistici, un po’ farseschi, ci sono ma scorrono con lentezza. Malasomma per paura di rimare impigliato fra i raggi e i denti delle sue stesse ruote, ha voluto raccontare tutto così minutamente da riuscir quasi didascalico. Alcune volgarità del dialetto potevano venir addolcite. ( Fancesco Collari in Film, 16/12/ 1939).

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