Arte e artigianato
01 - Premesse, Corso Completo
Qui è disponibile la traduzione inglese di questa lezione
Terminata la fase della lavorazione, si approda a quella genericamente chiamata della edizione, ovvero del montaggio, del doppiaggio, dei rumori, della musica e del missaggio. Altra fucina di grandi artigiani. E noi, si sa, dalle botteghe d’arte alle falegnamerie, siamo portati ad inventare, a trasformare, a fare sempre di necessità virtù.
Un esempio interessante è la storia di Elio Catozzo inventore della pressa a scotch.
Sino a qualche decennio fa
la Industria cinematografica italiana produceva più di 280 film in un anno. Film che i critici dividevano con analitica coscienza in film di serie A, B, C, inguardabili ecc.; e intanto, grazie a quella ricca produzione, cresceva un popolo di esperti di grande talento che partendo dai gradini più bassi della scala gerarchica erano capaci di arrivare ai posti di comando in tempi relativamente brevi. Ovvero: un aiuto poteva arrivare alla regia, un elettricista a capo, un operatore di macchina a datore di luci. E non sono mancati gli interscambi fra reparto a reparto; ad esempio, molti direttori della fotografia approdarono alla regia con successo. Ma: per arrivare bene al set di un film (e per bene intendo un creativo con tutte le carte tecniche in regola), esisteva una prima strada maestra ancora oggi non sostituibile da altre forme di realizzazione. L’ hanno praticata Antonioni, Fellini, Rossellini, Olmi, De Seta, Comencini, per citare solo quelli più famosi.
E’ la strada della documentaristica o del cortometraggio.
Scritto da Giulio Berruti martedì, 31 luglio 2007 alle ore 14:29 [Permalink]
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