Uomini sul fondo_1941
Original title: UOMINI SUL FONDO
Regia – Direction: FRANCESCO DE ROBERTIS
Aiuto regia – Assistant director: Ivo Perilli
Produzione – Produced by: SCALERA Film
Direttore di produzione – Production manager: Cesare Zanetti
Soggetto – Writing: Francesco De Robertis
Sceneggiatura – Screenplay: Francesco De Robertis
Cast: Hanno preso parte all’azione gli ufficiali e I sott’ufficiali e l’equipaggio di un nostro sommergibile di grande crociera.
Fotografia – Director of photography: Giuseppe Caracciolo
Operatore – Camera operator: Angelo Baistrocchi, Mario Bava, Carlo Bellero, Mirko Bisogni
Musica – Original music: Edgardo Carducci
Montaggio – Editor: Francesco De Robertis
Scenografia – Set decoration: Amleto Bonetti
Costumi – Costumes: ?
Arredamento- Interior decoration: ?
Scenotecnico – Art direction: ?
Suono – Sound: Adolfo Alessandrini
Formato – Film negative format: mt. 2685 B/N 35mm
Durata, Runtime: 100’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: SCALERA Distribuzione
Data di uscita – Release date: marzo 1941 ( v.c. 31237 del 28-02-1941)
Altri titoli: S.O.S. Submarine – S.O.S. 103
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Genere – Genre: di guerra
Trama-Plot: Urtata una nave da carico durante un’esercitazione in mare aperto, il sommergibile A 103 affonda. L’equipaggio sembra destinato ad una fine terribile perché lo scafo è rimasto incagliato sul fondo; ma grazie a un nuovo dispositivo, una campana stagna in cui gli uomini vengono introdotti uno alla volta, e al sacrificio di un coraggioso marinaio, alla fine tutti vengono tratti in salvo. All’apparire del sommergibile, mentre sventola la bandiera italiana, tutti i marinai delle navi salutano militarmente i loro colleghi.
1. Note-Notes: girato negli Studi della SCALERA di Roma – Est. a La Spezia
2. Note-Notes: Uomini sul fondo è il primo film dei sei consecutivi di propaganda prodotti dalla Scalera in collaborazione con il Centro cinematografico del Ministero della Marina. Gli altri titoli: 1941: La nave bianca, regia di Roberto Rossellini ( supervisione di De Robertis) – Uomini sul fondo, regia di Francesco De Robertis (supervisione alla regia di Giorgio Bianchi / 1942: Alfa Tau, regia di Francesco De Robertis / 1943: Marinai senza stelle – Uomini e cieli / 1944: Vivere ancora, sempre per la regia di Francesco De Robertis.
3. Note-Notes: sui titoli di testa: “ La SCALERA Film / ha realizzato il film navale / ideato e diretto dal / CENTRO CINEMATOGRAFICO del MINISTERO DELLA MARINA / Uomini sul fondo/ Vi hanno inoltre concorso: Le unità / Gli Enti Navali / 24 sommergibili del gruppo “SMGG”/ Una squadriglia di Torpediniere Dipartimentali/ “Squadriglie di Idrovolanti da ricognizione / 4 Squadriglie del secondo gruppo “Mas Velocissimi” / e navi di salvataggio “Titano” e “Ciclope”/ Il pontone di sollevamento “Anteo”
4. Note-Notes: Sempre sui titoli di testa: “ Il film- eseguito alla vigilia dell’attuale conflitto con gli stessi uomini oggi impegnati nella lotta – non ha altro intento che far conoscere le grandi rinunce, gli eroismi muti e le gioie silenziose che – agli uomini dei sommergibili – conferiscono il sommo privilegio della impossibilità di una distinzione tra la loro “ vita im pace” e la loro “vita in guerra” .
Sull’ultima inquadratura del film scorre ancora la scritta: “Alla memoria degli equipaggi che più non riemersero dalle profondità del mare perché fosse Nostro. Mare Nostro”.
5. Note-Notes: Da La Stampa ( 10.04.1969) a pag. 7 in occasione di una rassegna cinematografica, Fernadlo Di Giammatteo – a proposito di questo film – ebbe a dire: “ Il cinema italiano stava languendo nel ricordo dei famigerati telefoni bianchi; ma proprio nel 1940, gruppi di intellettuali (che scrivevano su « Bianco e nero » e altre riviste) e gruppi di registi si resero conto che se il cinema nazionale voleva sopravvivere, doveva guardarsi attorno e riprendere la realtà. Furono allora gettate le basì di quella che sarebbe poi stata la grande rinascita dell’immediato dopoguerra, con il neorealismo. Questi fermenti arrivarono persino al Centro Cinematografico della Marina, e a De Robertis venne l’idea di raccontare una storia «vera» di marinai, al di fuori di celebrazioni di tipo eroico e romanzesco. Pensando al periodo in cui è stato realizzato e pensando che sono passati quasi trent’anni, bisogna riconoscere che ancora oggi il film è valido: il tono è quasi sempre documentaristico, con l’obbiettivo attento a particolari tecnici che in determinate situazioni diventano efficaci elementi di tensione.- Anche i rapporti umani sono considerati con semplicità e spogliati del piglio militaresco che era. d’obbligo. “
6. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Il valore e il significato di questi film sono in un timbro di verità aderente ai fatti che sono stati o potrebbero essere vissuti (…) Il De Robertis può suscitare nel nostro cinema una tendenza (…) Questo regista esordiente già dimostra di possedere un linguaggio. Il valore dell’inquadratura e del montaggio sono evidenti (…) e seguendo precedenti insigni, l’aver voluto fare a meno di qualsiasi attore di professione è un altro non piccolo segno che il De Robertis ha, della regia, un concetto assai rigoroso…” ((Mario Gromo, in La Stampa, 1941).
Data nascita: 16 ottobre 1959,San Marco in Lamis, Foggia (Italia)
Data morte: 3 febbraio 1959, Roma (Italia)
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