Alfa Tau!_1942

    Titolo originale

    Original title: ALFA TAU!

    Regia – Direction: FRANCESCO DE ROBERTIS

    Aiuto regia –  Assistant director: ?

    Produzione –  Produced by: SCALERA  film  per il CENTRO CINEMATOGRAFICO della MARINA

    Direttore di produzione – Production manager: Cesare Zanetti

    Soggetto –  Writing: Francesco De Robertis

    Sceneggiatura –  Screenplay: Francesco De Robertis

    Cast: Ufficiale, sottufficiali ed equipaggio del sommergibile “Enrico Toti”, con a capo il comandante  Zelich. Ed inoltre: Giuseppe Addobbati, Marina Clerici, Liana Perso, Lilla Pilucolio

    Fotografia – Director of photography: Giuseppe Caracciolo

    Operatore –  Camera operator: Angelo Baistrocchi, Carlo Bellero, Mirki Bisogni

    Musica – Original music: Edgardo Carducci

    Montaggio –  Editor: Francesco De Robertis

    Scenografia – Set decoration: tutta dal vero

    Costume – Costumes: ?

    Pittore – Interior decoration: ?

    Direttore dei lavori – Art direction: ?

    Trucco – Makeup: ?

    Suono – Sound: Tullo Parmeggiani

    Formato –  Film negative format: mt 2573 bn 35mm

    Durata, Runtime: 94’ minuti ca

    Distribuzione –  Distribution: SCALERA Film

    Data di uscita –  Release date: 1942 (v.c. n. 31755 del 18.11.42)

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    Genere, Genre: propaganda, drammatico

    Trama-Plot: Il sommergibile  Enrico Toti, rientra alla base al termine di una missione. Una breve licena, il tempo di rivedere i i famigliari, poi il sommergibile riprende il mare dove si scontrerà con un sommergibile inglese, affondandolo.

    1. Note-Notes: Il film è presentato alla Mostra di Venezia del 1942

    2. Note-Notes: dai titoli di testa del film:“ La Scalera Film / Dopo “Uomini sul Fondo” e “ La nave bianca”, ha prodotto e presenta la 3° realizzazione del Centro Cinematografico Ministero della Marina / Alfa Tau ! / In questo racconto, tutti gli elementi rispondono ad un verismo storico e ambientale. L’umile marinaio, che ne è il protagonista, ha realmente vissuto l’episodio che nel racconto rivive. Così pure il ruolo che ogni altro personaggio  ha nella vicenda, corrisponde al ruolo che ognuno di essi ha nella realtà della vita. Gli elementi civili – appartenenti a varie classe sociali – hanno offerto la loro opera in un commosso segno di dedizione verso i combattenti del mare. Gli elementi militari si sono prodigati nelle brevi pause di riposo tra le missioni di guerra. L’episodio finale riproduce il non comune “ incontro in superficie” fra il sommergibile TOTI e un sommergibile inglese. Dopo 45 minuti di fuoco il nemico – avendo i suoi uomini decimati – non rispondeva quasi più mentre il TOTI – del tutto incolume – aveva talmente serrato le distanze che i due sommergibili vennero a trovarsi a pochi metri uno dall’altro. In quell’attimo un solo colpo di cannone avrebbe deciso le sorti. Ma il cannone del TOTTI si inceppò…Fu allora che il marinaio Stagi, dopo aver tentato in tutti i modi di far partire il colpo, si sfilò uno stivale e lo lanciò rabbioso, contro il nemico, ripetendo – inconsciamente – l’epico gesto di Enrico Toti, di cui il sommergibile portava il nome / Alcuni personaggi di questo racconto hanno dato la loro vita nell’adempimento del proprio dovere / Alla loro memoria, quest’opera è dedicata.

    4. Note-Notes: Le altre due realizzazioni – in collaborazione col Ministero della Marina – di cui parla la Scalera film sono:Uomini sul fondo ( regia di De Robertis, 1941) e La nave bianca ( regia di Roberto Rossellini con la supervisione di De Robertis, 1941)

    3. Note-Notes: l principale protagonista morì poco dopo le riprese, perché era proprio quello che interpretava nel film: un comandante di sommergibile in guerra. La bella figura, calma e di poche parole, sola nella sua diversità, non era un attore ma il comandante Zelich di un famoso equipaggio (nientemeno che dello Sciré). Avrebbe concluso l’esistenza in una rischiosa missione d’assalto, dove il battello sarebbe rimasto schiacciato dalle bombe, rottami sul fondo del mare presso Haifa. Non è un piccolo particolare e siamo costretti a respirare il film con rispetto come qualcosa di autentico, a prescindere dalla naturalezza, sorprendente per l’epoca: l’Italia era in guerra.

    PER SAPERNE DI PIU’

    4. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ De Robertis, ha qui ripreso la così detta formula di Uomini sul fondo e della Nave bianca (…) Egli vuol fare film tutti dal vero, con attori non professionisti, con una fotografia da documentario. E va bene, ma non c’è bisogno di dirle queste cose: tanto più quando la fotografia non è sempre  quella fotografia piatta di certi giornali di attualità, (…) quando fra i personaggi si riconoscono volti già apparsi sullo schermo 8…9 quando l’uso eccessivo e non funzionale dei movimenti di macchina ci dicono che tutto non è genuino.(…) il film finisce in minore, senza retorica: la missione di un sottomarino è finita, domani ne comincia un’altra. Non succede alcunché di eccezionale, di straordinario. Questa conclusione in tono minore costituisce dunque un pregio che va segnalato.” ( Francesco Pasinetti, I film della mostra di Venezia, in Cinema, 10 settembre 1942.)

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    Francesco De Robertis

    Data  nascita: 16 ottobre 1959, San Marco in Lamis ( Foggia) ( Italia)

    Data morte: 3febbraio 1959, Roma (Italia)

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