• Film

Un garibaldino al convento_1942

Titolo originale

Original title: UN GARIBALDINO AL CONVENTO

Regia – Direction: VITTORIO DE SICA

Aiuto regia –  Assistant director: Michele Gandin, Alberto Vecchietti

Produzione –  Produced by: Mario Borghi per la CRISTALLO Film

Direttore di produzione – Production manager: Baldassarre

Negroni

Ispettore di produzione – Production supervisor: Mario Morante, Gianni Trapanese

Soggetto –  Writing: Renato Angiolillo

Sceneggiatura –  Screenplay: Adolfo Franci, Margherita Maglione, Giuseppe Zucca, Vittorio De Sica

Cast: Leonardo Cortese ( è il conte Franco Amidei), María Mercader ( è Mariella Dominiani), Carla Del Poggio ( è Caterinetta Bellelli), Fausto Guerzoni  ( è Tiepolo, Il guardiano del convento), Elvira Betrone ( è la madre superiora), Clara Auteri Pepe ( è Geltrude Corbetti), Dina Romano ( è suor Ignazia), Olga Vittoria Gentilli ( è la marchesa Dominiani), Federico Collino  ( è Giacinto Bellelli), Armando Migliari  ( è Raimondo Bellelli), Lamberto Picasso ( è Giovanni Bellelli), Adele Garavaglia, Armando Migliari, Vasco Creti, Achille Maieroni, Miguel Del Castillo, Evelina Paoli, Adele Mosso, Gilda Marchio, Virginia Pasquali, Licia D’Alba, Tatiana Farnese.

Fotografia – Director of photography: Alberto Fusi

Operatore –  Camera operator: Alberto Fusi

Musica – Original music: Renzo Rossellini – diretta da Pietro Sassoli – Ediz. Musicali Colonne Film S.A.

Montaggio –  Editor: Mario Bonotti

Scenografia – Set decoration: Veniero Colasanti

Costumi – Costumes: Veniero Colasanti

Pittore – Interior decoration: Veniero Colasanti

Direttore dei lavori – Art direction: Renato Angiolillo

Trucco – Makeup: Mario Giuseppe Paoletti

Suono – Sound: Giovanni Nesci ( sistema sonoro: Tobis Klangfilm)

Formato –  Film negative format: mt. 2366 B/N 35mm Ferrania Pancro C.6

Durata, Runtime:  86 ’ minuti ca

Distribuzione –  Distribution: INCINE Film, Industria Cinematografica Italiana

Data di uscita –  Release date: marzo 1942 (v.c. n. 31585 del 09.03.42)

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Garibaldian in the Convent (U.S.A.)

A leányintézet hösei ( Ungheria)

Recordações de um Amor ( Brasile)

Recuerdo de amor ( Spagna)

Un garibaldien au couvent ( Francia)

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Genere, Genre: drammatico

Trama-Plot: Siamo agli albori del Rinascimento. I componenti di due famiglie rivali,  la nobile ma povera famiglia Dominiani e la borghese ma ricca Bellelli, abitano nello stesso borgo, divisi da un profondo rancore, gli uni per la ricchezza degli altri, gli altri per la nobiltà dei primi. Nelle due famiglie, due giovani ragazze: la nobile Mariella ( Maria Mercader) e la borghese Caterina ( Carla del Poggio); ovviamente le due ragazze si disprezzano anche quando, per una serie di circostanze, si ritrovano ospiti dello stesso collegio femminile. Qui, per la borghese Caterina giova un ruolo fondamentale di amicizia e di sostegno il portinaio dell’Istituto Tiepolo ( Fausto Guerzoni), che l’aiuta a nascondere il criceto che la giovane ragazza si è portata da casa: ma Tiepolo è anche un fervente patriota che, in mezzo ai  criceti e ad altri animali,  nasconde anche i fucili per i garibaldini. Col passare dei giorni, le due ragazze imparano ad apprezzarsi e a divenire  –  anche se con qualche difficoltà –  amiche.  Un giorno nei pressi del collegio avviene uno scontro tra gendarmi e garibaldini e, uno di questi, ferito, penetra nel giardino per sfuggire agli inseguitori. Caterina lo scopre e avverte il vecchio portinaio che lo ospita nella propria capanna. Ma la ferita è piuttosto grave e ha bisogno di essere curata e Caterina chiede aiuto a Mariella, pratica di medicature, e il caso vuole che il garibaldino sia il suo segreto fidanzato che da tempo non vedeva. Frattanto però i gendarmi ricercano attivamente il fuggiasco e penetrano nel collegio portando lo scompiglio tra le ignare suore e le giovani collegiali. Assediati nella capanna il garibaldino, il giardiniere  E Mariella, mentre Caterina ruba un cavallo e corre ad avvisare i garibaldini accampati poco lontano dal collegio. Il gruppo, guidato da Nino Bixio ( Vittorio De Sica), non esita a seguire la ragazza, ad affrontare e sconfiggere i gendarmi e a mettere in salvo il ferito che prima di partire giura eterno amore per Mariella. Purtroppo non sarà così; molti anni più tardi, una anziana Caterina racconta quella storia alle giovani nipoti che apprendono della morte del garibaldino in battaglia e della fedeltà di Mariella che non si è sposata e vive nel ricordo di quell’amore perduto.

1. Note-Notes: realizzato negli Studi della S.A.F.A. di Roma. Durante la lavorazione di questo film De Sica – già sposato con Giuditta Rissone, padre di Emilia, nata 3 anni prima –  e la Mercader si innamorano; dalla loro unione nasceranno due figli: Manuel e Christian.

2. Note-Notes: Terza regia di Vittorio De Sica ( la quarta se si considera Rose Scarlatte, del 1940, in co-regia con Giuseppe Amato).  Una storia dedicata al nostro Risorgimento con le prime conferme di uno stile fatto di leggerezza e delicatezza – anche nei momenti più drammatici – che caratterizzerà tutta l’opera di uno dei nostri più grandi maestri di cinema.

3. Note-Notes: Della sceneggiatura,  è anche interessante notare il disegno caratteriale delle due protagoniste ( ma anche delle compagne di collegio) quasi eterne bambine, dedicate ai giochi della corda e della palla e del cerchio e dei bastoni,  o a farsi infantili dispetti e linguacce. Questo figurazione del carattere femminile è  tipico di molti film del fascismo dove seria e drammatica è solo la donna fatale, sempre immorale,  mangiatrice di uomini e rovina famiglie, mentre le brave ragazze passano dal giocare con le bambole al ninnare dei pargoli senza forzature e senza drammi…

4. Note-Notes: Di questo film viene sottolineata – come fosse una novità – il tentativo degli autori di  rimanere  fedeli al periodo storico attraverso  una rigorosa scelta dei costumi e la ricostruzione di molte inquadrature  sui dipinti di Lega e Fattori,  dimenticando che il cinema italiano, da sempre, ovvero dai tempi di Cabiria, Christus, Gli ultimi giorni di Pompei o – per restare nel periodo,  Scipione l’ Africano e Ettore Fieramosca – i registi e gli scenografi italiani si sono da sempre attenuti al rispetto del periodo storico proprio attraverso il diretto riferimento alla ricerca archeologica o alla testimonianza pittorica.

5. Note-Notes: Nel cast non figura – come attore – Vittorio De Sica che interpreta il ruolo  del garibaldino Nino Bixio. Il film otterrà un grande successo in una Italia già in guerra che probabilmente cercava,  nella leggerezza della trama e nella esaltazione dell’ epopea garibaldina, motivi di ottimismo e di speranza per una guerra che il potere aveva definito “ guerra lampo”.

5. Note-Notes: dalla critica del tempo:Un garibaldino al convento è un film da segnalare per la grande passione e la schietta sincerità con la quale Vittorio De Sica si è accinto a dirigerlo (…) Non è un film sul piano dell’arte, ma questa è una strada che un giorno De Sica potrebbe raggiungere:” ( Massimo Mida, recensione, in Si gira, febbraio 1942).

5. Note-Notes: dalla critica di oggi: “De Sica, alla terza regia, si riserva la parte di Nino Bixio e collabora alla sceneggiatura insieme ad Adolfo Franci, Margherita Maglione, Giuseppe Zucca e Alberto Vecchietti  ( quest’ultimo non accreditato). Non banali alcuni richiami alla pittura italiana di soggetto risorgimentale – Lega e Fattori in particolare. Originale per il cinema italiano del tempo, la costruzione e flashback ( è Caterina vecchia che racconta la storia)” ( Il Mereghetti, Dizionario dei film 2011, B.C. DALAI Editore).

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VEDI

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Vittorio De Sica

Data  nascita: 7 luglio 1901, Sora ( Frosinone) – Lazio ( Italia)

Data morte: 13 novembre 1974, Neuilly-sur-Seine ( Hauts-de-Seine, Ile de France ( Francia)

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