La bisbetica domata_1942
Original title: LA BISBETICA DOMATA
Regia – Direction: FERDINANDO MARIA POGGIOLI
Aiuto regia – Assistant director: Sergio Grieco, Luigi Scarabella
2 Aiuto regia – 2 Assistant director: Luigi Scarabello
Produzione – Produced by:Angelo Mosco e Nicola Caracci per la EXCELSA FIlm
Direttore di produzione – Production manager: Carlo Bugiani
Soggetto – Writing: Sergio Amidei, Gherardo Gheradi, Ferdinando Maria Poggioli
Sceneggiatura – Screenplay: Sergio Amidei, Gherardo Gheradi, Ferdinando Maria Poggioli
Cast: Amedeo Nazzari ( è Petruccio), Lilia Silvi ( è Catina), Lauro Gazzolo ( è Battista, padre di Catina), Rossana Montesi ( è Bianca, sorella di Catina), Paolo Stoppa ( è Righetto), Carlo Romano ( è Remo), Aldo Capacci ( è Luciano), Elvira Marchionni ( è Ortensia), Checco Durante ( è il commendator Biondelli), Armando Migliari ( è il commendator Guarnacci), Giuliana Pitti ( è Maria, la servetta) – e inoltre: Mario Cianfanelli, Alfredo Del Pelo, Attilio Dottesio, Pina Gallini, Walter Grant, Totò Mignone, Livia Minelli, Giovanni Petrucci, Ferdinando Maria Poggioli, Peppino Spadaro, Luciano Taioli
Fotografia – Director of photography: Renato Del Frate
Operatore – Camera operator: ?
Musica – Original music: F. Montagnini, canzoni di Cesare A. Bixio, direzione orchestrale di Ugo Giaomozzi
Montaggio – Editor: Mario Serandrei
Scenografia – Set decoration: Gastone Medin
Costume – Costumes: ?
Pittore – Interior decoration: Mario Rappini
Direttore dei lavori – Art direction: Italo Tomassi
Trucco – Makeup: ?
Suono – Sound: ?
Formato – Film negative format: mt. 2354 bn 35mm negativi Ferrania Pancro C.6
Durata, Runtime: 86 ’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: ?
Data di uscita – Release date: 16 settembre 1942 (v.c. n. 31790 del 10.10.42)
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Genere, Genre: commedia
Trama-Plot: Caterina, una intrattabile figlia di un sarto romano, primogenita, deve sposarsi anche per dare alla sorella più giovane ( Bianca) la possibilità di maritare. dopo il matrimonio con Pietruccio, tenta in tutti i modi di maltrattarlo, ma alla fine, dopo una serie di accadimenti preparati dal marito per restituirle tutte le angherie subite, troverà calma e tranquillità tra le braccia dell’uomo che ama..
1. Note-Notes: realizzato a Cinecittà, sviluppo e stampa nello Stabilimento S.A.C.I. di Virginia Genesi Cufaro
2. Note-Notes: Esordisce, n questo film, il cantante Luciano Tajoli ( Milano, 17 aprile 1916 / Merate, Lecco, 3 agosto 1996 ) destinato ad una lunghissima e apprezzata carriera. Basso di statura, con le gambe praticamente inutilizzabili a causa della paralisi infantile, aveva una voce dai toni molti alti mai stridenti anzi, estremamente delicati. fu per molti anni rivale anche del ” reuccio della canzone “ Claudio Villa. Luciano Tajoli è nel cast di 17 film ( l’ultimo nel 1963: Urlo contro melodia nel Cantagiro ‘63 per la regia di Arturo Gemmiti), ma è ricordato soprattutto per ” Il cantante misterioso”, 1955, regia di Marino Girolami dove traccia la storia della sua vita.
3. Note-Notes: dall’opera di Shakespeare sono nati diversi film, sempre con il medesimo titolo, tra i quali ricordiamo – oltre a questo del 1942: 1908, per la regia di Azeglio e Lamberto Pineschi – 1913, per la regia di Arrigo Frusta – 1929 ( la pellicola più conosciuta, con Mary Pickford e Douglas Frairbanks) per la regia di Sam Taylor – 1967 ( con Elizabeth Taylor e Richard Burton) per la regia di Franco Zeffirelli.
4. Note-Notes: Questo film sarà proiettato ad Urbino, sala del Palazzo Ducale, il 30 novembre 2010, nell’ambito della manifestazione Martedì in arte.
5. Note-Notes: Francesco Savio, in “ Ma l’amore no” ( Sonzogno Editore) segnala che secondo Film, la sceneggiatura sarebbe dei soli Amidei e Gherardi, e ricorda che Adriano Aprà attribuisce invece al Gherardi solo la cura dei dialoghi.
6. Note-Notes: Nei titoli di testa, non compare nessun riferimento all’opera originale di W. Shakesperare, molto probabilmente perché eravamo già in guerra con l’Inghilterra.
7. Note-Notes: dalla critica del tempo:” … La ressa sboccata e fragorosa delle popolane, la sensuale apatia e la accaldata mollezza di quei giovani che perdono tempo a gruppi (…) La dolce inutilità dei giochi di quei bambini (…) lo strepito dei treni sotto i ponti (…) gli improvvisi silenzi serali, sono tutti elementi che dovrebbero colpire la fantasia prima ancora della vicenda stessa (…) la strada scelta da Poggioli è certamente la più lontana da tutto questo… e vorremmo chiedergli perché ha ambientato la vicenda in un luogo diverso, dove non si riescono mai ad individuare i confini (…) la protagonista, Lilia silvia è di una stucchevolezza che qualche volta supera ogni limite .” ( Giuseppe De Santis, in Cinema, 10 dicembre 1942).
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Data nascita: 15 dicembre 1897, Bologna – Emilia Romagna (Italia)
Data morte: 2 febbraio 1945 , Roma (Italia)
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