• Luce e Colore

2. L’Italia nella Grande Guerra

1915 CINEMA&SOCIETA’

macerie terremoto di Avezzano, 1915

Il 13 gennaio del 1915, poco prima delle otto del mattino, la terra trema in Abruzzo.

marsica 1915

Avezzano e più di otto comuni circostanti vengono praticamente rasi al suolo. Restano, sotto le macerie, più di 25.000 morti su una popolazione di 125.000. I feriti sono in numero ancora più alto. Il terremoto, che interessa in particolare la conca del Fucino, ha interrotto tutte le comunicazione e solo nel tardo pomeriggio viene dato l’allarme. Si muovono i soccorsi, organizzati dall’ esercito. Sono carabinieri, bersaglieri e granatieri di Sardegna. Il giorno successivo arriva anche il Re.

La vastissima zona del terremoto viene suddivisa in varie sottozone per meglio coordinare i soccorsi, salvare i superstiti rimasti sepolti, smistare i feriti, seppellire i morti. Il sisma marsicano colpì fortemente l’opinione pubblica di tutta Italia tanto che per decenni entrò a far parte dell’intercalare popolare un “ Eh, la Maiella!” per indicare un fatto enorme e incontrollabile.

il Corriere del 24maggio1915

Malgrado il segno nefasto, l’Italia dichiara guerra all’Austria il 23 maggio dello stesso anno e i primi fanti varcheranno il Piave nella notte del giorno successivo. Su quella azione, E.A. Mario tre anni più tardi scriverà una canzone che ancora oggi tanti italiani sanno canticchiare ( per gli stonati: La Canzone o La leggenda del Piave).

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