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I bambini ci guardano_1944 trama e note

I bambini ci guardano, SCHEDA FILM

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TRAMA E NOTE

Genere, Genre: drammatico

Trama-Plot: Il piccolo Pricò vive con la mamma Nina e il papà Andrea in una bella casa romana governata da Agnese, la domestica. Una mattina, al parco, il bambino vede la mamma che parla con un amico di famiglia di nome Roberto, il quale cercai di convincere la donna a partire per Genova assieme a lui. La mattina successiva, il bimbo è svegliato dal papà, il quale, con aria stravolta, gli dice che la, mamma non c’è: è partita. Per sottrarlo ai pettegolezzi del condominio, Andrea porta il bambino dalla cognata, poi dalla nonna, fuori città, ed infine per un incidente, lo riporta a casa. Qui, durante una malattia, il piccolo, curato da una donna di servizio,   riceve la visita della mamma che entra in casa la mattina, quando il papà è al lavoro. La donna, infine, cedendo alle insistenze del figlio si fa trovare dal marito, che l’accetta nuovamente in casa. Poi, durante le vacanze ad Alassio mentre il marito è assente, ecco riaffacciarsi l’amante della donna. Il piccolo Pricò vedendo la mamma abbracciata a quell’uomo, scappa, via e cerca di tornare dal papà. Trovato dai carabinieri e riconsegnato alla madre, questa, torna subito in città, ma lascia il bambino in portineria, scappando di nuovo via. Questa volta il colpo per Andrea è insostenibile. Sistemato in collegio Pricò, torna a casa e si toglie la vita., Quando Nina, in gramaglie, si reca al collegio per riprendere il figlio, questo corre dalla governante, ma rifiuta di abbracciare la madre, scappando via in lacrime.

1. Note-Notes: realizzato a Cinecittà

2. Note-Notes: hanno scritto: “…«I bambini ci guardano» rappresenta uno dei primi tentativi, da un lato di analizzare le radici del dolore e dall’altro l’impossibilità di essere felici, in un momento storico in cui si materializza la crisi del fascismo e si trasforma in dramma il muto disagio delle prime stagioni della guerra. La modernità e l’originalità tematica del film consistono anche nel fatto che superano il dato oggettivo legato al crollo delle certezze alimentate dal fascismo, per scavare nella soggettività del piccolo protagonista e radiografare l’origine di un malessere che la guerra civile, prima e il dopoguerra, poi, tamponeranno, imponendo ben altri problemi. Ma che tuttavia riemergerà quando le questioni contingenti avranno trovato una soluzione.  [Scheda tratta da «I bambini ci guardano» di Angela Prudenzi in «De Sica, autore, regista, attore» a cura di Lino Miccichè, ed. Marsilio]

3. Note-Notes: E’ il quinto film di De Sica regista, film che non piacque al Regime ( il visto censura è del’agosto del 1943 che cercò di frenarne quanto più possibile la diffusione.

4. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Sia lodato Iddio, ecco finalmente un film italiano dal quale è stata bandita ogni situazione falsa e ogni traccia di retorica (…)Il “dramma” è arrato con vera arte da Vittorio De Sica che con questo film ci dà la riprova  di essere uno dei migliori, dei più attenti e sensibili dei nostri registi…” ( P.I.M., in Giornale del Mattino, 28 giugno 1945).

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Vittorio De Sica

Data  nascita: 7 luglio 1901, Sora  Frosinone, (Lazio – Italia)

Data morte: 13 novembre, 1974 – Nelly-sur-Seine, Ile-de-France (France)

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