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La segretaria privata_1931


anni-30 e 40Titolo originale

Original title: LA SEGRETARIA PRIVATA

Regia – Direction: GOFFREDO ALESSANDRINI

Assistant director: Carlo Josè Bassoli, Guy Simon

Produzione –  Produced by: CINES FILM, STEFANO PITTALUGA

Direttore di produzione – Production manager: Carlo Josè Bassoli

Soggetto –  Writing: libera riduzione dal romanzo Die Privatsekretarin di Stefan Von Szormahazy e dalla operetta di Stefan Bekaffi Jr.;

Sceneggiatura –  Screenplay: dialoghi e riduzione dalla sceneggiatura tedesca di Franz Schulz,  di Goffredo Alessandrina

Cast: Elsa Merlini ( è Elsa Lorenzi ), Nino Besozzi ( è il  banchiere Roberto Berri), Sergio Tofano ( è Otello, l’usciere), Cesare Zoppetti  ( è Rossi, il capo del personale), Umberto Sacripante ( è il  direttore del ‘Pergolato’), Ermanno Roveri ( è il  gagà che si incontra alla stazione), Marisa Botti ( è la signorina Botti, segretaria), Renato Malavasi ( è il signore che riceve lo  schiaffo al ‘Pergolato’), Lamberto Picasso (?) Alfredo Martinelli ( è un cliente del ‘Pergolato’),  Noemi Orsini  ( è la proprietaria della Pensione Primavera), Augusto Bandini, Remo Brignardelli, Cesare Lancia, Roberto Pasetti

Fotografia – Director of photography: Massimo Terano

Operatore –  Camera operator: Domenico Scala

Assistente operatore – assistant camera: Goffredo Bellisario

Musica – Original music: Ludwig Lajtai diretta e orchestrata da Ugo Giacomozzi

Montaggio –  Editor: Guy Simon, Goffredo Alessandrini

Scenografia – Set decoration: Vinicio Paladini

Costume – Costumes: ?

Pittore: Ivo Pannaggi

Trucco – Makeup: Willy Miller, Franz Sala, Raimondo Van Riel

Suono – Sound: Piero Cavazzutti

Formato –  Film negative format: mt 2214 bn 35mm

Durata, Runtime: 80’  ca

Distribuzione –  Distribution: ANONIMA PITTALUGA

Data di uscita –  Release date: dicembre 1931  (v.c. n. 26918 del 30.11.31)

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Genere, Genre: commedia

Trama-Plot: Una ragazza di provincia arriva in città e trova un impiego in una banca come dattilografa,  grazie ai buoni uffici di un umanissimo usciere. Purtroppo, il capo del personale si invaghiscedella giovane; ma la ragazza non cede alle sue advances. Il Capo del personale, frustrato, comincia a sparlare di lei che,i, intanto, conosce un di un uomo gentile che ritiene essere un impiegato della stessa banca. In realtà l’uomo è il direttore dell’Istituto. Tra ripicche, litigi, e moine sentimentali, i due finiranno per sposarsi.

1. Note-Notes: Rifacimento praticamente integrale del film tedesco  Die Privatsekretarin di Wilhelm Thiele su sceneggiatura di Franz Schulz. Interpreti: Renate Muller, Hermann Thimig, Felix Bressart, girato in Germania nel 1931 anche in versione francese.

2. Note-Notes: Altre edizioni del medesimo soggetto: In Francia: Dactylo (1931 – 77′ – W. Thiele) – In Germania: Die Privat Sekretärin (16.01.31 – 2316 m – W. Thiele) – In Gran Bretagna: Sunshine Susie (1932 – V. Saville), negli USA: The Office Girl, distribuito dalla RKO, 1932

3. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Cenerentola del secolo ventesimo, La segretaria privata rappresentava il mito consolatore e la illusione, ora benefica ora micidiale, delle ragazze appartenenti ad una società nella quale a nessuno era più lecito attendere inerte il proprio destino. Nasceva, questo film, mentre   era nel punto più acuto quella trasformazione di un ordine e di un sistema sociale che era stata battezzata “ la crisi mondiale del 1929”: in tutte le famiglie si sentiva il bisogno di aumentare le entrate del bilancio domestico. E le signorine, chiuso l’album di mode e deposto il ricamo in fondo ad un cassetto, studiavano dattilografia, stenografia, computisteria, per entrare nelle banche, negli uffici, nelle aziende. Valido a dissipare la malinconia  di un avvenire intravvisto come uno sfiorire quotidiano dietro un tavolo sequenza foto filmingombro di oggetti; il ritornello di Elsa Merlini ( “Oh, come son felice, felice, felice!…) suonava come una promessa alle orecchie di queste nuovissime Cenerentole. Molto male si è detto di film come La segretaria privata, e del mito che esse introdussero (…). Pure, nessuno potrà negare che, almeno il primo di codesti film, non era privo di un suo valore formale, in quanto ricerca di una accorta distribuzione dei nuovi valori acustici e di un inserimento di questi, nel linguaggio visivo” ( Rosario Assunto, “ L’ultima mitologia” in Cinema, 25 novembre 1940)

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tutto il cinema del ventennio

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Goffredo Alessandrini
Data nascita: 9 settembre 1904, Cairo (Egitto)
Data morte: 16 maggio 1978, Roma (Italia)

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Commenti [2]

  1. gabriele Says:

    Scenografo: Vinicio Paladini
    Pittore: Ivo Pannaggi

    Dove posso visionare questo film?

  2. Giulio Berruti Says:

    Non credo esistano copie in dvd. Puoi quindi visionare questo film solo alla Cineteca Nazionale.
    Grazie per la segnalazione