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L’avaro

film-anni-70Titolo originale

Original title: L’AVARO

Regia, Direction: Tonino Cervi

Aiutoregia,Assistant director: Massimo Carocci

Segretaria di edizione, Script: Anna Maria Montanari

Produzione, Produced by: TONINO CERVI  in co-produzione con la SPLENDIDA FILM srl, Roma – CARTHAGO FILM s.a.r. – PATHECINEMA, VELARDE FILM srl

Direttore di produzione, Production manager: Antonio Levesi-Cervi, produttore esecutivo

Soggetto. Writing: liberamente tratto dalla omonima commedia di Moliére da Tonino Ceervi e Cesare Frugoni

Sceneggiatura, Screenplay: Tonino Cervi, Cesare Frugoni, Rodolfo Sonego, Alberto Sordi

Cast: Alberto Sordi, Laura Antonelli, Valerie Allain, Franco Angrisano, Miguel Bosè, Lucia Bosè,  Carlo Croccolo, Nicola Farron, Nunzia Fumo, Franco Interlenghi, Anna Kanakis, Marie Laforet, Christopher Lee,  Mattia Sbragia, Jacques Sernas, Adriana Russo, Piero Vivaldi, Valerio Isidori, Daniele Ferretti, Emilia corinaldi, Gustavo Frigerio, Roberto Cortiletto, Paolo Paoloni, Manuel Pereiro

Fotografia, Director of photography: Armando Nannuzzi

Operatore, Cameramen: Michele Cristiani, Roberto Brega

Musica, Original music: Piero Piccioni

Montaggio, Editor: Nino Baragli

Assistente al montaggio, Editor assistant: Angela Bordi  e Pierfrancesco Achilli

Scenografia, Set decoration: Mario Garbuglia

Costuni, Costumes: Alberto Verso ( realizzati dalla Tirelli)

Pittore: Ezio Di Monte

Art Department: Giorgio Morra

Makeup: Maurizio Giustini, Franco Rufini, Federico Laurenti; il trucco della sig.ra Anmtonelli è stato eseguito da Gilberto Provenghi.

Suono, Sound: Gerard Lecas ( Didier Pecheur microfonista)

Formato, Film negative format: mt 3200 colori 35mm schermo panoramico

Durata, Runtime: 115’ ca

Distribuzione, Distribution: SACIS

Data di uscita, Release date: 6 aprile 1990 (visto censura del 23.03.’90)

In Spagna: El avaro (05.06.92 – 115′)

Genere, Genre: commedia

Trama-Plot: Nel ‘600 a Roma vive lo strozzino Don Arpagone. L’avaro ha due figli: Cleante ed Elisa. Cleante vuole sposare la giovane di  Mariana che però è molto povera. Elisa ha una relazione segreta con un giovane servo del padre, Valerio. Ovviamente Don Arpagone ha altri progetti per loro, ovvero due matrimoni con due persone molto anziane ma molto ricche. Intanto deve affrontare il modo di rifiutare il suo, di matrimonio: il cardinal Spinosi gli ha proposto in moglie la sorella; ma questa ha già avuto tre mariti; tutti molto ricchi e tutti morti in circostanze misteriose. Per evitare il matrimonio e quindi la sua non improbabile morte, don Arpagone si inventa di avere già “ una fidanzata” che è per di  più incinta e che deve quindi sposare in nozze riparatrici. Don Arpagone, tra le altre proprietà possiede un bordello, tenuto dalla deliziosa Frosina. Incarica quindi la donna di trovare una ragazza giovane e bella fra le “ospiti del bordello”.  Ma nessuna delle ragazze che Frosina gli propone, gli piace. Intanto Cleante viene a sapere che la sua amata Mariana che vive con la madre Elvira,  sta per essere sfrattata. Per aiutare le due donne, cerca  un prestito “ a babbo morto” ovvero che pagherà alla morte del padre. .Ma è scoperto dal padre, il quale, vista per caso la ragazza, che non conosceva, la chiede in moglie. Mariana è costretta ad accettare per evitare alla madre ammalata di finire all’ospizio. Improvvisamente appare don Guglielmo d’Avalos, in realtà il padre di Mariana e  marito di Elvira: il ricco gentiluomo, felice di aver ritrovato moglie e figlia, si offre di pagare tutte le spese dei matrimoni di Mariana con Cleante e di Valerio con Elisa, e Arpagone,  poiché le nozze non gli costeranno nulla, accetta con entusiasmo. Infine, Arpagone,  sposerà Frosina, che da tempo desiderava di diventare sua moglie.

1. Note-Notes: RAIUNO,  CINECITTA’ e TVE di Madrid hanno collaborato alla produzione di questo film. Altri collaboratori del film: Silvia Giulietti e Daniele D’Offizi, assistenti operatori; Maurizio Onorati aiuto operatore; Enrico Appetito, fotografo di scena;  Alessandro Tonnini, ispettore di produzione; Claudio Villa e Agostino Fonti, attrezzisti di scena; Alberto Anzellotti Csq macchinisti; Giovanni Bolli Csq elettricisti; Giovanni Corridoni, effetti speciali; oop. Studio Sound, Roberto Arcangeli, Reato Marinelli, Daniele Quadroli, effetti speciali sonori; Maria Ruhle, ufficio stampa:


2. Note-Notes: dalla critica dell’epoca: ” La sceneggiatura e la regia del lavoro risultano molto deboli. Sordi ripete fino alla sazietà le solite mossettine e i soliti saltellini, senza riuscire mai a dare grinta e profondità al personaggio di Arpagone. Tutti gli altri interpreti o sono inefficaci o sembrano soltanto manichini.” (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 109, 1990) “Un Molière alla puttanesca, ambientato in ville sontuose, cosparso di splendidi costumi fruscianti, in cui tutti si muovono a passo di farsa parlando esclusivamente in romanesco. Alberto Sordi rifà pari ‘Il malato immaginario’ di dieci anni prima. Laura Antonelli ammicca maliziosa, mentre si china in continuazione verso lo schermo”. (Massimo Bertarelli, ‘Il Giornale’, 30 settembre 2001)

3. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Di nuovo Alberto Sordi, Laura Antonelli e Tonino Cervi insieme, una decina d’anni dopo “Il malato immaginario”: e di nuovo alla base dell’operazione c’è un testo – trattato con molte libertà – di Moliére. Siamo nel Seicento e in una Roma attraversata da alti prelati più attenti ai giochi di potere che alla cura delle anime, l’avarissimo Arpagone accumula enormi ricchezze: presta denaro a strozzo, non paga i servi, possiede alcune delle attività più lucrose – e meno nobili – della città. Non ce la fa però a comprarsi l’amore dei due figli, stanchi di tanta avidità e ben decisi a non piegarsi ai matrimoni d’interesse che il padre sta preparando per loro.” ( Luigi Paini, Il Sole 24 Ore)

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TONINO CERVI

Data  nascita: 15 GIUGNO 1929, Milano, Lombardia (Italia)
Data morte:
1 aprile2002, Siena, Toscana (Italia)

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