Il merlo maschio merita qualche scatto in più nella filmografia di Laura Antonelli. Bisogna ricordare che prima dell’uscita di questo film della Antonelli si parlava come si può  parlare  di una bella ragazza che si va facendo strada. Sino al 1971, ha girato sette film, ma nessuno di rilievo per la sua carriera e il film che la vedeva protagonista e che avrebbe dovuto lanciarla definitivamente, ovvero Le Malizie di Venere di Massino Dallamano, del 1969 è stato bloccato dalla censura ( Questo film uscirà molti anni più tardi e con molte variazioni di titolo e di montaggio). Per Il merlo maschio, l’accoppiata Lando Buzzanca,  Laura Antonelli e la vena ironica dell’autore, Pasquale Festa Campanile, sembrano suggerire la chiave del successo. E sarà così soprattutto per Laura Antonelli che dal quel momento assume il ruolo della futura   sexsimbol del nostro cinema. Malizia arriverà nel 1973, per consacrarla definitivamente all’attenzione del pubblico maschile italiano.

Tutto inizia il giorno in cui, durante una visita medica, Niccolò Vivaldi si rende conto che le nudità della moglie esposte fuori dalla camera da letto assumono un sapore eccitante ed affascinante.

Il primo passo è quello fotografico, mentre la moglie dorme.

Ma la moglie non è contraria a farsi fotografare nuda. Ha l'impressione, dice " Di fare l'amore sotto gli occhi di un'estraneo. E la cosa mi piace"

Le foto non bastano più. Adesso il violoncellista "legge" sua moglie come un meraviglioso ed ammirato violoncello

...ed è così che intende presentarla al pubblico dei concerti...

...o per esporla su un ponte di Verona_ idea che costituisce una citazione di una fotografia dell'artista dadaista Man Ray

Scritto da Giulio Berruti domenica, 26 aprile 2009 alle ore 11:50 [Permalink]