• Film

Se sei vivo spara

Titolo originale:
SE SEI VIVO SPARA
“Oro Hondo” o ‘Django, Kill’
fotogramma  west right.jpgRegia: Giulio Questi
aiuto regia: Gianni Amelio (non accreditato)
Produzione: GIA Società Cinem., Hispamer Film.
Dirett.Prod.:
Renato De Pasqualis, Alex J. Rascal.
Soggetto: Giulio Questi, Franco (Kim) Arcalli
Sceneggiatura: Giulio Questi, Franco Arcalli, Benedetto Benedetti.
Cast: Tomas Milian, Ray Lovelock, Piero Lulli, Milo Quesada, Roberto Camardiel, Angel Silve, Sancho Garcia, Marilù Tolo, Mirella Pamphili, Francisco Sanz, Patrizia Valturri.
Fotografia: Franco Delli Colli
Musica: Ivan Vandor
Montaggio: Franco (Kim) Arcalli
Scenografia Enzo Bulgarelli
Costumi ?
Trucco Enzo Baraldi, Adela del Pino.
Formato: 35mm colore technicolor
Durata: 118’ versione Italia
Data di uscita: 3 maggio 1967
Distribuzione: Argent film
Genere: western (horror)
Nazione: Italia/Spagna

Trama:
Hermano, un banditos mezzo sangue messicano, dopo una rapina, viene creduto morto dai suoi compari e quindi seppellito. Uscirà dalla fossa per vendicarsi con violenza inaudita, pari a quella dei suoi compari. Si ritrova in una cittadina apparentemente tranquilla e bigotta ma inquietante.Tomas Milian è notevole nella sua interpretazione dell’antieroe terzomondista che si prende il gusto di vendicarsi dei suoi oppressori con una pistola caricata a pallottole d’oro,che la gente poi cerca squarciando i morti.

spaghetti_western_festival_venezia.jpgIl Regista: Giulio Questi,
giornalista, documentarista, aiuto regista, nasce a Bergamo nel ’24. Questi è considerato uno dei più originali registi italiani. Prima di entrare nel mondo del cinema scrive racconti per alcune riviste, quindi passa per il documentario, poi fa l’aiuto regista di Valerio Zurlini e Francesco Rosi, l’attore in “ La dolce vita” di Fellini e lo sceneggiatore. L’esordio alla regia passa attraverso co- direzioni e film a episodi, firmando insieme a Carlo Lizzani, Alfredo Giannetti, Elio Petri e Giuliano Montaldo. Il suo primo film diretto da solo farà epoca: nel 1967esce ” Se sei vivo spara” è uno spaghetti western con una storia non convenzionale condita da scene violentissime, come lo scotennamento di un indiano e cavalli sventrati, il regista sfida ogni convenzione del “genere”, che ha avuto fino ad allora, contorni ben definiti e canoni inattaccabili, mette in scena situazioni al limite del genere fantastico passando per l’horror, con bellissime inquadrature insolite ed una fotografia di prim’ordine di Franco Delli Colli. ‘Se sei vivo spara’, inoltre, ha il coraggio di mostrare apertamente un aspetto del selvaggio west :l’omosessualità tra cowboy , mai affrontata prima in maniera così violenta (la scena dello stupro) ma anche spiritosa (la gang di “cowgay” gira completamente vestita di nero con camicie ricamate e aperte sui petti nudi).
Alcuni critici diranno che …”il regista si serve del genere western per filmare le violenze e le stragi viste durante la sua militanza nella resitenza partigiana”. Il film venne sequestrato, per essere rieditato ampiamente tagliato. Solo nel 1975, con il titolo Oro Hondo venne riproposto con la reintegrazione delle scene incriminate, ma con altri piccoli tagli.(!) Nel ’68 assieme ad Arcalli, riprende il progetto (abbandonato per fare “Se sei vivo spara”) di ” La morte ha fatto l’uovo”, giallo naturalmente non convenzionale, ambientato in un allevamento di polli. Anche qui ci sono scene “particolari”, come una gallina senza gambe, e non manca una critica al consumismo imperante. Nel 1972 dirige il suo ultimo film per il cinema, “Arcana”, storia di meridionali emigrati a Milano, raccontata con situazioni surreali e magiche:la levitazione di un asino e rane che escono dalla bocca. Il film viene distribuito a stento in Italia e per niente all’estero.
Dopo questo film Questi si ritira dal cinema e lavora per la televisione.

1. Note: Giulio Questi non é nuovo ai signori della censura, anzi, aveva cominciato bene! Infatti nel 1963 dirige un episodio del film “Nudi per vivere” co-diretto con Elio Petri e Giuliano Montaldo (firmeranno con uno pseudonimo collettivo di Elio Montesti). In questa occasione il film viene subito sequestrato e non uscirà mai più.

2. Note:
Il montatore di tutti i film di Questi fu Franco (Kim) Arcalli, (Kim é il nome che Arcalli aveva preso, giovanissimo, durante la resistenza partigiana), i due sono grandi amici, al punto che, negli anni ’80, Enrico Ghezzi li ribattezza Jules e Kim, parafrasando il famoso film di François Truffaut.

3. Note:
In accordo con gli attori ed il regista, il produttore del film decide di girare le scene fuori dall’Italia con il titolo di “Django Kill” solo per trarre vantaggio dal successo di “Django”, si creò così l’equivoco, ma “Se sei vivo spara” non ha niente a che vedere con il film di Corbucci.
Nel 1977 viene rititolato “Oro Hondo” dalla distribuzione.

4. Note:
“La critica entusiasta, il pubblico allibito, la censura in allarme! Il film è severamente vietato ai minori di 18 anni, perché trattasi di esperimento allucinante ai limiti del proibito. Dato il crudele realismo delle scene se ne sconsiglia la visione alle persone facilmente impressionabili”. (Dal lancio pubblicitario del film)

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