• Luce e Colore

Claudio Undari. 1

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Claudio Undari.1.jpgClaudio Undari, in arte anche Robert Hundar. Deve la sua fama in particolare agli oltre 80 film tra cui molti western che ha girato come protagonista o antagonista, specializzato nel ruolo del ” cattivo” per la forte presenza scenica. Altre partecipazioni, Claudio le ha realizzate nei numerosi film di avventura e commedia. Negli ultimi anni è apparso in numerosi serial televisivi. Si è cimentato inoltre come documentarista e regista televisivo.

Claudio Undari si racconta così:
Un piccolo gruppo di ragazzi diciottenni sognavano un mondo pieno di luci multicolori, quelle luci che solo la ribalta artistica poteva offrire. Quel gruppo era formato da Pippo Baudo, Tony Cucchiara, Tuccio Musumeci, Giuseppe Patavina e Claudio Undari. Ciascuno di noi si nutriva di piccole esperienze teatrali che non approdavano a nulla: il nostro accento siciliano contrastava con le nostre previsioni di successo ed era difficile far coincidere le esigenze del gruppo con il proprio, diverso indirizzo artistico. Ci provò Pippo, organizzando uno spettacolo di rivista che ci portò ad esplorare innumerevoli paesini della nostra bella isola. I risultati furono catastrofici. I sogni,comunque non rimasero a lungo nel cassetto.Tony iniziò la sua carriera di cantante e compositore, Pippo, dopo essersi laureato,riuscì a realizzare il suo sogno,iniziando la carriera di presentatore, Tuccio e Giuseppe si fermarono a Catania come attori dialettali al Piccolo di Catania, patria di Angelo Musco.
Dopo essermi diplomato geometra, io partii alla volta di Roma. Era il 1956. La prima cosa da fare era togliermi di dosso quel benedetto accento dialettale, cosa che feci frequentando una scuola di dizione che mi tenne impegnato per parecchi mesi.


Mi nutrivo con un paio di supplì al giorno ed il mio peso cominciava a diminuire (sono alto 1,97) ma non la volontà di arrivare davanti ad una macchina da presa. Andai con le mie foto di porta in porta presso produzioni cinematografiche. Cottafavi, La vendetta_di_ercole.jpg
Poi, le prime emozioni: Venni scelto per interpretare un piccolo ruolo nel film di Vittorio Cottafavi. La vendetta di Ercole. Interpretavo Polimorfeo nella doppia figura di centauro e Ariete. Una scelta voluta da Vittorio per la mia fisicità; leffettogli effetti speciali vennero ideati da Rambaldi. Vennero poi altri piccoli ruoli, ma restavo al palo. Una bella malinconia, tra voglia di riuscire e depressione, aggravata il giorno che lessi in una rivista, sotto una fotografia che mi riprendeva truccato da centauro con a fianco Rambaldi. La didascalia recitava: ” Cosa sa da fa’ pe’ campà”. Capii di essermi catapultato in un mondo difficile, lontano da quello che avevo sognato. Un mondo, in quegli anni, fatto anche di compromessi, di falsità,di incongruenze,di presunzioni. In altre parole, un mondo destinato a rispettare solo i più forti, quelli che arrivano in cima alla piramide.

Claudio Undari. 2

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