I treni corrono .2

    1900 L’ITALIA CHE VA AL CINEMATOGRAFO

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    La regina Vittoria muore il 22 gennaio del 1901 mentre la politica italiana non segna pagine da ammirare. E’ il tempo della rivoluzione industriale; i treni corrono, il commercio internazionale si intensifica e gli operai chiedono che anche per loro ci sia una fetta di torta, o almeno che siano garantiti il salario minimo e le limitazioni dell’orario di lavoro. In Italia regna Umberto I che non deve avere una gran opinione del popolo, se autorizza il generale Bava Beccaris a prenderlo a cannonate. Non solo; assegna al fedele servitore del re una medaglia al merito. Gaetano Bresci, emigrato nel New Jersey decide che è troppo; in nome dell’anarchia, ritorna in Italia e uccide a pistolettate Umberto I sul viale che conduce alla villa reale di Monza.Vittorio Emanuele III di Savoia, 1869-1947.jpgSale al trono Vittorio Emanuele III, chiamato dai piemontesi “Toju cit” ( ‘ Toio il piccolo). In divisa è piuttosto ridicolo, ma questo non gli impedirà di sostenere, durante il suo regno, feroci guerre coloniali e due spaventose guerre mondiali.
    Il cinematografo è ancora un fenomeno da baraccone. Per lanciarlo si sono scomodati i Fratelli Lumière che sono arrivati a Italia per stupire e spaventare i ben pensanti con il loro Treno alla Ciotat. Meliès, intanto, sfrutta la sua esperienza di illusionista e mago (dal 1888 era il proprietario-direttore del Teatro di fantocci meccanici Robert-Houdin). Costruisce il primo teatro di posa (a Montreuil) e si mette al lavoro come un vero e proprio regista. In Italia, come in altri Paesi d’Europa, alcuni caffé e teatri si attrezzano per fare proiezioni una volta alla settimana, tanto per attirare clienti ( come Lascia o Raddoppia negli anni 50) ma il cinematografo con le sue comiche e i suoi re e le sue regine in visita ufficiale e i suoi papa benedicenti, resta la grande novità delle Fiere e delle Feste patronali. E’ il nuovo, meraviglioso strumento di lavoro per i tanti girovaghi che non ce la fanno più ad esibirsi come saltimbanchi e si improvvisano proiezionisti ma ignorano di essersi trasformati in missionari di una nuova arte e che il loro carretto con l’apparecchio per la proiezione e il telo bianco, altro non è che il nuovo Carro di Tespi.

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    Intanto Marconi continua a darsi da fare e riceve il primo segnale transoceanico da Terranova, Sigmund Freud indaga sulla psiche umana con l’ interpretazione dei sogni, ed Eistein medita sulla relatività dello spazio e del tempo.

    Il barone Pierre de Coubertin probabilmente conscio della difficoltà di competere con simili mostri, si inventa lo sport moderno. Il 1900 vede la seconda edizione delle sue Olimpiadi a Parigi (la prima ad Atene, nel 1896). Uno spettacolo indegno.

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