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Roberto Rossellini

Roberto Rossellini_ ( Roma, 8 maggio 1908 / 3 giugno 1977). Sceneggiatore –  Regista teatro, televisione, cinema

Non è possibile riassumere in poche righe la storia di un maestro  che ha segnato la storia del cinema italiano e non solo. Chi fosse interessato ad approfondire il suo ritratto e la ragioni della sua opera, raccomando il sito sulla Fondazione  Rossellini ( oggi, gennaio 2011 ancora in formazione) o su Wikipedia. Sono tantissimi anche i libri su questo gigante; raccomando in particolare l’opera di Adriano Aprà  il suo  migliore ( a mio parere) ed attento studioso; segnalo, a questo proposito: Adriano Aprà – In viaggio con Rossellini ( edizioni Falsopiano)

In questa pagina, mi limito a fornire alcune note essenziali: Roberto Rossellini nasce a Roma da una famiglia agiata;  il padre – architetto –  ha costruito un cinema ( uno dei primi della capitale) e in quel locale Rossellini ha libero accesso.

Intorno agli anni Trenta, si avvicina come “ mestierante” prima interessandosi al montaggio e poi ai cortometraggi. A trent’anni è nel gruppo di sceneggiatori di Luciano Serra pilota e nel 1941 esordisce alla regia con “ La nave bianca” . sul tema della guerra Rossellini girerà altri due film. Nel 1945, dopo esser stato costretto ad abbandonare ( per mancanza di soldi ) il set di Desiderio ( film che sarà terminato da Marcello Pagliero nel 1946), si impegna nella sua opera più conosciuta al mondo: Roma città aperta. Il lavoro è autoprodotto dal regista che non esita a far debiti e a chiedere aiuto a tutti gli amici che incontra; anche il reperimento del negativo è una avventura e si narra che certe scene capolavoro del film siano nate  dal genio del regista ma anche dalla sua necessità di “ racchiuderle “ neii metri  di negativo  che aveva a disposizione in quel giorno.

Il film non avrà nelle prime proiezioni pubbliche, un grande successo; ma viene ammirato dai critici francesi e poi dagli   americani che lo segnalano con una nomination agli Oscar come miglior sceneggiatura. Il film ha già vinto il Gran Prix al Festival di Cannes e vincerà anche tre Nastri D’argento per la miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attrice non protagonista. Il trionfo gli viene decretato dal constatare che la storia è raccontata girando tutto in ambienti dal vero; case, piazze, interni; è la conferma del neo-realismo italiano, della ammirevole scelta di attribuire ad ogni scena una indubitabili atmosfera di realtà storica, di verità, di denuncia.

Chi oggi vede quel film non avrà mai la sensazione di assistere al racconto di una vicenda nella Roma occupata dai tedeschi ma sarà certo di assistere ad una pagina di storia vissuta.

Dopo Roma città aperta, la carriera di Rossellini procederà fra opere importanti e  molte opere – secondo i critici – di tono inferiore. Vien ricordato poco , ad esempio, Francesco giullare di Dio, film – a mio modestissimo parere – degno del miglior Rossellini, l’unico regista – ad oggi –  capace di trasmettere in pieno il vero spirito francescano, non quello intriso di riflessioni letterarie come di inutili esaltazioni mistiche, ma quello dipinto da  Giotto, quello della vita vera, sulle strade e fra la  gente povera. Un altro film che molti critici considerano un’opera  “ formalmente impeccabile ma non più che corretta “ e che io considero invece molto interessante, è  “Il generale Della Rovere” opera che nasce dopo un difficile periodo creativo.

Ricordo che il fratello di Rossellini, Renzo,  è stato un compositore di colonne sonore ed opere liriche di grande interesse.

Alquanto complicata la sua vita sentimentale: dopo il finto matrimonio con Assia Noris, Roberto Rosselini sposerà nel 1936 Marcella De Marchis ( scenografa e costumista che lavorerà a lungo con lui anche dopo la fine del loro matrimonio). Dal matrimonio con la De Marchis nascerà Renzo jr nel  1941, regista, produttore, insegnante. Nel 1945,  sul set di Roma città aperta,  Roberto si lega ad Anna Magnani; la relazione dura sino all’entrata in scena di Ingrid Bergman ( 1949), relazione che nutrirà per anni i giornali scandalistici ( sono entrambi sposati con altre persone; Ingrid ha già tre figli) ma è un grande amore i cui frutti si chiameranno Robertino e poi Isabella e Isotta ( gemelle). Nel 1957, Rossellini è in India per girare il film-documento India Matri Bhumi e in India conosce Sonali Das Gupta che diviene la sua nuova compagna; la donna ha già un figlio, che Roberto adotta: Gil Rossellini,  mentre dalla unione nascerà un’altra figlia, Raffaella.

Da Rossellini, infine ci arriva una importante lezione sugli scopi e sullo stile da adottare nel realizzare opere per la nascente televisione; ricordo La Prise de pouvoir par Louis XIV ( La presa del potere da parte di Luigi XIV) vero sperimento di programma didattico  di grande forza narrativa.

Roberto Rossellini che amava ricordare di non “ essere un cineasta”  morirà a Roma nel giugno 1977 per un improvviso attacco cardiaco.

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proprietà riservata By giulio berruti

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