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E’ il giorno della memoria

ma a cosa serve la memoria?

Sono molti i film sui campi di sterminio nazisti; potete scegliere sui cataloghi DVD  se non sapete e volete sapere; se avete dimenticato e volete ricordare di nuovo. Una buona sollecitazione ci arriverà questa sera da Marco Paolini. Sulla TV7 In diretta dalle cucine dell«ex ospedale psichiatrico Paolo Pini» di Milano, alle 21.10, senza interruzioni pubblicitarie, l’artista veneto reciterà il monologo «Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute»: ovvero:  “… le teorie dell’eugenetica applicate dai nazisti fra il 1934 e il 1945 che hanno portato alla sterilizzazione prima e all’eliminazione poi dei disabili e dei malati di mente, con la sperimentazione di tecniche di eliminazione di massa, poi applicate anche nella “soluzione finale “ contro gli ebrei “

Personalmente vi raccomando di acquistare o di visionare Notte e Nebbia, un documentario di 35 minuti a firma del regista francese Alain Resnais, realizzato su un progetto storico  di Henri Michel  in occasione del decimo anniversario della Shoah, ovvero il genocidio del popolo ebraico.

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Ma a cosa serve la memoria? Certo non solo a commemorare: serve per rimanere vigili, attenti ai giorni della storia;  non la storia di ieri ma quella che si dipana sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno. Ed è di questi giorni la notizia che un sindaco della Lega Nord intende togliere – tra gli altri – dalla biblioteca comunale il libro di Saviano Gomorra perchè lo scrittore ha detto che di mafia è intrisa l’economia del Nord.

COME SE LA BIBLIOTECA COMUNALE E I LIBRI CHE VI SONO CONTENUTI FOSSERO  UNA SUA PROPRIETA’ PRIVATA  E NON UN LUOGO DI TUTTI ANCHE DI CHI NON E’ LEGHISTA.

Già in passato, un altro leghista aveva invitato a non leggere nelle scuole Il diario di Anna Frank. Riporto solo due esempi di tanti episodi di intollerenza, censura e razzismo di cui si vanno macchiando sindaci o rappresentanti della Lega Nord. Perchè? Hanno dimenticato quando le loro nonne andavano in Lombardia o in Piemonte a fare ” le serve” umiliate e sfruttate e qualche volta abusate da persone che le consideravano esseri inferiori ed ignoranti? Hanno dimenticato i loro nonni pendolari in Svizzera cui gli svizzeri badavano ad usarli per poi controllare che ” tornassero a casa” e che erano considerati poco più di  bestie da soma? E c’è qualche leghista che conosce i lunghi viaggi verso la Francia e poi l’ America del Nord e del Sud?  Invece di finanziare i film che non fanno un euro, sul Barbarossa sconfitto da Alberto da Giussano, finanziate le biblioteche e i libri di storia anche quelli che all’apparenza sembrano esservi contrari. Questo è il solo mezzo per rispettare la vostra razza, i vostri padri e i vostri nonni.

E dunque, senza voler condannare nessuno,  facciamo affiorare dalla nostra memoria le tappe che  dalla intolleranza  al rogo dei libri  sempre, nella storia, hanno  fatto seguito al razzismo, alla violenza contro le minoranze e poi alla scelta  di sopprimere chi non è “ utile” alla società, ovvero vecchi e disabili.  E l’ultimo atto sarà un’altra guerra con milioni di morti, milioni di vedove, milioni di orfani.

A me – che ho visto la guerra e che ho conosciuto i campi di prigionia -  non quelli nazisti per mia fortuna –  a questo deve servire la memoria: ad ammonire.

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