• Corso Completo

Moviola: premontaggio

Una volta sistemato il “ sincrono” fra sonoro magnetico e il fotografico, il passo successivo  – eseguito dall’assistente – è quello di “ tagliare” la pizza arrivata dallo Stabilimento,

dall’ uomo in campo con il ciack,  allo stop di quella scena.

Gli spezzoni della pellicola così ricavati,  vengono poi sistemati in rullini e ordinati in grandi scatole che portano  ovviamente sul coperchio la scritta “ numeri  ciack dal…al…” , per poterli trovare facilmente.

PS. : In questi post io racconto il metodo di lavorazione con la  moviola meccanica e con la pellicola;  sino a questo punto,  quello che ho descritto ha pochissima attinenza con la lavorazione in analogico o – per essere più  attuali – in digitale. Ma ne ha tantissima – qualunque sia il materiale che avete tra le mani – se si trae da questo storico metodo di lavorazione in moviola il “ perché” delle varie azioni sin qui compiute. Il perché è semplice ed importante più di non quanto sembri: il lavoro del montaggio non può prescindere da una estrema precisione e da un ordine quasi maniacale delle cose. Si fa presto a perdere o addirittura a dimenticare un primo piano o una scena quando si ha a che fare con quindicimila o trentamila mila metri di pellicola ( media; grandi registi arrivavano sino a 100mila metri di negativo, 60 ore di riprese, tanto per darvi una idea più comprensibile). Dunque: essere ordinati per principio se si  vuole fare un buon lavoro.

Un altro avviso. Da questo momento continuerò a descrivere il lavoro del montaggio in pellicola soprattutto perché desidero “ lasciare” ancora un’altra traccia di una lavorazione che sino a pochissimi anni fa ha fatto la storia del cinema e poi perché – da questo momento – il metodo di lavoro non cambia, qualunque sia il materiale che avete tra le mani. Non si fanno, ad esempio, più i rulli dei ciack; ma se non segnate con attenzione maniacale sul copione o su un blocco-notes i ciack contenuti in una cassetta facendo uso del Timecode ( oltre che del numero di ciack)  vi troverete a perdere molte, moltissime ore ad alto costo; la moviola si affittava a mesi e costava molto poco; una sala di post-produzione si affitta a giorni e costa tantissimo. Dunque il mio consiglio è quello di utilizzare ancora i due collaboratori da moviola: l’aiuto e l’assistente; per ordinare il lavoro secondo professionalità e per eseguirlo di mano in mano che arrivano le cassette,  mentre voi continuate – forse – a girare. I dubbi sulla qualità di un primo piano o di una panoramica, oggi potete risolverla sul set, ma non fidarsi è meglio. Un controllo lontano dall’atmosfera delle riprese vale cento volte quello effettuato prima di passare ad un altro ciack. L’emotività del girare non ha nulla a che vedere con l’emotività del girato.

montaggio: work in progres

Inserisci un commento

Modulo di inserimento