Storia del cinema_15

    UNIVERSITA’ DI CAMERINO LABORATORIO DI ARTEVISIVA: STORIA DEL CINEMA, DELLA TELEVISIONE E DELLA FOTOGRAFIA

    LEZ. 8—

    Quinta  parte

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    Ladri di biciclette.

    Forse il più bel film  che il Neorealismo ci abbia dato e, secondo alcuni critici, addirittura uno dei più grandi film di tutti i tempi. Il film esce nel 1948, a tre anni dalla fine della guerra firmato da Vittorio De Sica, regista, sceneggiatore, attore fra i più importanti della storia del nostro cinema. Ladri di biciclette, racconta la vicenda  un attacchino romano che appena riscattata una bicicletta al Monte di Pietà se la vede rubare e tenta con tutti i mezzi di recuperarla, perché il furto di una bicicletta nella Roma del tempo può decidere la storia e  il destino di un uomo e della sua famiglia; lo spettatore è coinvolto nella tragedia del protagonista che rabbiosamente capisce che le istituzioni sociali non sono al servizio delle classi subalterne. Il film è costituito da una serie di episodi che ci mostrano una Roma diversa, ignorata dai tradizionali itinerari turistici, povera e pittoresca: il mercato di porta Portese, la mensa dei poveri, in un Pio istituto, una Casa di tolleranza, i bagni lungo il Tevere.

    Questa è la sequenza finale:

    Lamberto Maggiorani ( Roma, 1909-1983), il protagonista di Ladri di biciclette, è un attore preso dalla strada. E’ il più conosciuto ed anche uno dei pochi che sia riuscito a proseguire una carriera di attore, anche se solo in ruoli secondari. 20 film in carriera  anche con registi importanti, come Dino Risi, Alberto Lattuada, Pier Paolo Pasolini , Carlo Lizzani ed altri ancora. De Sica gli affidò un piccolo ruolo in Miracolo a Milano

    Enzo Staiola ( il giovane Bruno) nato nel popolarissimo quartiere della Garbatella, di Roma, nel 1939, venne scelto da De Sica per il suo caratteristico modo di camminare. Ha interpretato altri  5 film come attore. Staiola è poi diventato un insegnante di matematica.

    Il neorealismo, pur così ricco di novità e di intenti, non occuperà tutto lo spazio del nuovo cinema italiano del dopoguerra. C’è Totò, Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson con i loro polpettoni tragici, c’è Renato Rascel e Macario che ci racconta “ Come vinsi la guerra”. Ma indubbiamente il neorealismo è la componente culturalmente più prestigiosa e più nota, di quel tempo; minoritaria in termini di incassi ma capace di farci riacquistare stima internazionale  e alimentare la creatività di registi come Antonioni e Fellini. E sono figli del neorealismo anche i primi film della commedia all’italiana, come la serie nata dal fortunato film Pane amore e…fantasia.

    ELENCO E AUTORI E FILM  DEL NEOREALISMO

    Dispense per il Corso LABORATORIO DI ARTEVISIVA: STORIA DEL CINEMA, DELLA TELEVISIONE E DELLA FOTOGRAFIA 2010, della Università degli studi di Camerino. Sede di svolgimento: Scuola di Architettura e Design, Ascoli Piceno. Per accedervi è necessario conoscere la passaword. Potete richiederla a giulio.berruti@gmail.com

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