Corto in Corto : Lucio Fulci

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Lucio Fulci

Lucio Fulci ( Roma, 7 giugno 1927, Roma, 13 marzo 1996)

Qualche “purista” del cinema potrà storcere la bocca alla mia decisione di considerare Lucio Fulci uno dei maestri del cinema italiano; non intendo, con questo, accostarlo a Fellini, ad Antonioni, a De Sica,o a Rossellini, ma nutro un profonda ammirazione per gli artigiani di cinema, quelli che sanno passare da un genere all’altro, senza tenere conferenze stampa, quelli che conoscono grammatica e sintassi filmica senza menarne vanto, quelli che per il cinema sarebbero pronti a buttare all’aria anche un matrimonio ( ricordate la famosa battuta nel film La nuit amèricaine di François Truffaut ?). Bene io credo Franco e Ciccio in come rubammo la bomba atomica che Lucio Fulci sia stato tutto questo ed anche qualche cosa in più: non solo regista, soggettista, sceneggiatore, attore, produttore ma anche scrittore ed autore di testi per la musica leggera ( suoi i testi, ad esempio, di 24 mila baci e Il tuo bacio è come un rock portati al successo da Adriano Celentano). Nato a Trastevere, la mamma lo vuole medico, ma una delusione amorosa lo spinge tra le braccia del Centro Sperimentale. Si racconta che durante l’esame di ammissione al Centro si sia divertito ad La_Pretora_Edwige_Fenech_1976 elencare a Luchino Visconti, presidente della Commissione, tutte le inquadrature che il regista italiano aveva rubato a Jean Renoir nel realizzare Ossessione. La sua carriera nel mondo del cinema inizia come aiuto regista nel film Gli ultimi giorni di Pompei nel 1959 – regia di Marcel L’Herbier e Paolo Moffa; la sua prima sceneggiatura è del 1953 L’uomo, la bestia, la virtù, tratto da un lavoro di Pirandello, con Totò protagonista; è per la prima volta attore in Un americano a a Roma, nel 1954 con Alberto Sordi protagonista. Nel 1959 firma la sua prima regia: I ladri con Totò e Giovanna Ralli. Terminata la collaborazione con Totò – pare per una questione di donne – incontra negli anni ‘60 Franco e Ciccio. E’ Fulci a determinare il carattere della coppia stabilendo che Ciccio doveva essere il serio e il colto e far da spalla a Franco lo stupido. Oltre alla commedia all’italiana, Fulci si cimenterà nei gialli, negli horror e negli splatter.