Corto in Corto : La gondola delle chimere, trama e note

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La gondola delle chimere, trama e note

Genere

Genre: dramma

Trama-Plot: Una bellissima donna, Diana Wynham, gira per l’Europa seguita da molti corteggiatori. Arriva a Venezia, dove fa la conoscenza del conte veneziano Angelo Ruzzi. Se ne innamora follemente. Il conte però si è unito ad un gruppo di congiurati orientali che tramano per uccidere Selim Pascià, perché Selim Pascià gli ha oltraggiato la sorella. Anche Selim, incontra Diana e se ne innamora. Cerca di averla con un corteggiamento pesante e violento. La donna resiste. Il conte, nel tentativo di uccidere Selim, fa deragliare un treno su cui è convinto che si debba trovare il generale turco. Ma l’uomo non è sul treno che è invece carico di soldati. Il deragliamento ne uccide molti. Il conte viene arrestato e condannato a morte. Disperata, Diana raggiunge Selim al suo quartiere generale per chiedere la grazia. Selim acconsente purchè la donna ceda alle sue voglie. Diana resiste, Selim cerca di violentarla e nella lotta, urta la gabbia dove il colonnello tiene un cobra. Il cobra, libero, morde l’uomo uccidendolo. Intanto il conte viene fucilato. Alla notizia, la donna si ritira in convento.

1. Note-Notes: Camillo Mastrocinque è alla sua seconda aiuto-regia ( la prima è Ne sois pas jalouse del 1932 sempre per la regia di Augusto Genina ) Il suo primo film come regista lo gira nel 1937 (Regina della Scala). E’ ancora oggi ricordato per le numerose regie dei film di Totò.

2.Note-Notes: Coproduzione con la Francia realizzata a Roma in edizione bilingue.

3. Note-Notes: Augusto Genina è stato uno dei migliori registi della prima metà del ventesimo secolo. La sua prima regia, a vent’anni, è Beatrice D’Este nel 1912. Ha l’animo di uno zingaro e lascia l’Italia prima verso la Germania e poi in Francia, a Parigi, dove gira tra gli altri, Quartiere Latino (1929) considerato da molti il suo capolavoro. Nel 1935, rientra in Italia, trascinandosi dietro attori e produttori francesi. Con loro e per loro gira appunto La gondola delle chimere.

Per saperne di più su Augusto Genina

4. Note-Notes: dalla critica dell’epoca: “ (…) Gran peccato che dai produttori gli sia stato imposto, o quasi, questo soggetto. Dekobrà è Dekobrà, non c’è niente da fare. L’artificioso dei suoi romanzi, il suo gusto posticcio che gli fa superare ostacoli e incongruenze con una facilità da romanziere d’appendice, ne spiegano e ne condannano il successo. Anche nella Gondola delle chimere quelle tare sono evidenti; è un romanzone che per poco che uno spettatore di gusto ci si metta, se lo vede scivolare nel grottesco. Il merito di Genina, di fronte a questa fatica, risalta quindi ancor maggiormente; perché, da quel romanzone-romanzaccio, ha saputo trarre un film abilissimo, che gradua i suoi effetti, e incongruenze e storture ne fa quasi sempre dimenticare. Un’ossatura narrativa franca e spedita, l’episodio sempre ottimamente risolto, un dominio degli attori assai sicuro: valga per tutti l’esempio della Chantal, che è qui certo la miglior Chantal che sino a oggi si sia veduta su di uno schermo. Ora Genina sta preparando un gran film coloniale italiano, Lo squadrone bianco; e allora, per la letizia di tutti noi, Genina sarà davvero tornato in Italia.” ( Mario Gromo, da La Stampa, 4 marzo 1936) Sito LA STAMPA

5. Note-Notes: dalla critica dell’epoca: ” Genina ha raccontato in un suo articolo il “movimentato retroscena della fabbricazione del film”, tale da giustificare “largamente” i difetti che vi si “riscontrano”. Qui, conosciute le difficoltà su accennate, si ammira la bravura del Genina nell’aver saputo difendere un’opera che in molte altre mani e nelle stesse condizioni avrebbe naufragato senza scampo. Tutto sommato il film sta in piedi benissimo (…) l’elemento più scadente è il soggetto ricavato dal romanzo di Dekobra, ma i francesi finanziatori lo hanno imposto” (Ernesto Roma, in cinema Illustrazione, 8 aprile 1936)