SIMONA di PATRICK LONGCHAMP

Genere
Genre: drammatico

Trama-Plot: Georges, un giovane in conflitto con il padre, cerca rifugio nella casa al mare. E’ inverno, la cittadina è deserta. Qui incontra Simona, una ragazza di intensa e curiosa passionalità. I due diventano amanti. Un giorno sulla spiaggia, vengono spiati da Marcelle, una ragazza che Simona sa essere una degli abitanti di un vecchio castello il cui ingresso è vietato a tutti. Nel castello vivono il padre e lo zio della giovane. Il padre si occupa di tassidermia che considera l’unica scienza capace di vincere la morte ed è convinto che la situazione rimarrà congelata in eterno se riesce a trattenere tra le mura del castello la figlia. Lo zio, personaggio che sembra uscire dalle scene di una operetta ha una relazione con la nipote, all’insaputa del padre. Così, fra i i tre giovani si instaura un rapporto amoroso ed anche di difesa. Perché Marcelle – che il padre ha addirittura dichiarato morta con la madre in un incidente automobilistico – chiede ai due amici di farla uscire dal castello. I due promettono ma la notte destinata alla fuga si trasforma in tragedia. Il padre di Marcelle uccide prima Georges, poi la figlia. La morte di Marcelle riporterà in vita gli animali impagliati dal padre. Simona la rivedremo in Spagna mentre assiste ad una corrida. L’uccisione del toro riporta alla sua mente i tragici avvenimenti vissuti nella piccola cittadina di mare.

1. Note-Notes: Altri collaboratori: Luigi e Oddo Bernardini, assistenti operatori; Philippe Bosseler, ispettore; di produzione;  Claire Fievez, segretaria di produzione;  Charles Calicot assistente scenografo; Bruno Pasqualini Csq elettricisti; Guglielmo Maga Csq macchinisti;

2. Note-Notes: La carriera di Maurizio Degli Esposti è racchiusa in soli quattro film. Ha iniziato molto bene con Salvatore Samperi (1970: Uccidete il vitello grasso e arrostitelo, al fianco di Jean Sorel e Marilù Tolo ) sotto la guida di Tonino Valeri ( 1970: La ragazza di nome Giulia con Silvia Dionisio e Gianni Macchia). Ed infine con Giulio Questi ( 1972: Arcana, con Tina Aumont e Lucia Bosè).

3. Note-Notes: Laura Antonelli accetta di interpretare Simona mentre Malizia di Samperi non è ancora uscito sugli schermi italiani. La popolarità che la premierà appena qualche mese dopo, sarebbe dovuta andare a tutto vantaggio di Simona; purtroppo per il film, non sarà così.

4. Note-Notes: Margot Saint’Ange ha interpretato questo solo film.

5. Note-Notes: Patick Longchamps ha realizzato solo la regia di Simona probabilmente anche a causa delle molte disavventure in cui è incappato questo lavoro.

6. Note-Notes: Di questo film esiste una versione intitolata Jo soy la passion (Simona) di produzione italo-spagnola, distribuita anche in dvd e che presenta come produttrice solo una società chiamata Nopa Italia. Al visto censura italiano (63349 del 02.02.74) , il film era stato presentato col titolo Historie de l’Oeil prodotto dalla Nopa Italia e dalla Rolfim di Torino.

7. Note-Notes: “…L’audace regista traduce la sulfurea Storia del occhio di Georges Bataille in chiave di calligrafico erotismo surrealista ( e visto che è belga, Magritte è citato a manetta): ma quando ci mette del suo, il fascino della ribellione anarchica scade ad assurdità da B-movie intellettuale abortito come se ne facevano all’epoca. Da recuperare comunque, per la interpretazione della Antonelli di rado così solare e scostumata. Montato da Franco Arcalli con musiche di Fiorenzo Carpi” ( Paolo Mereghetti da Il Mereghetti, dizionario dei film. Ed. 2006 pag. 2420, Baldini e Castoldi Editore)

Simona, note personali

Scritto da Giulio Berruti mercoledì, 24 giugno 2009 alle ore 14:04 [Permalink]