Gino Cervi
Gino Cervi ( Luigi Cervi) nasce a Bologna il 31 maggio del 1901. Il padre, Antonio, è critico teatrale del Resto del Carlino ( uno dei più antichi e prestigiosi quotidiani italiani, fondato nel 1885) inizia poco più che ventenne a recitare in Compagnie amatoriali ma nel 1924 è già nella compagnia di Alda Borelli ( sorella della più bella e fascinosa diva del muto Lyda Borelli ) e primo attore della compagnia Tofano-Maltagliati nel 1935. Porta in scena Pirandello, Shakespeare, Goldoni, Shaw, Rostand. Possiede una straordinaria comunicabilità espressiva; la sua recitazione è assolutamente spontanea e riesce a trasmettere questa sua naturalezza al pubblico che lo annovera da subito fra i suoi beniamini. Così arriva al grande schermo protagonista di un film molto amato dagli italiani, ( Ettore Fieramosca, regia d Alessandro Blasetti) . E’ ancora protagonista dell’altro capolavoro di Blasetti, La Corona di Ferro, e nello stesso anno è Renzo Tramaglino nel film di Mario Camerini: I Promessi Sposi. Nel 1942, è lo straordinario commesso viaggiatore in Quattro passi fra le nuvole, sempre di Blasetti. In quel primo anno di guerra, Gino Cervi girerà dieci film. Nel dopoguerra, l’attore emiliano è Jean Valjean nel film di Riccardo Freda: I miserabili (1947). All’inizio degli Anni Cinquanta eccolo nella serie di film dedicati ai libri di Guareschi, nello straordinario ruolo del sindaco comunista Peppone, intransigente con la dottrina di Lenin ma incapace di combattere seriamente il buon parroco Don Camillo. Gino Cervi riesce infine a rinnovare la sua già grande popolarità, interpretando per il piccolo schermo un inimitabile commissario Maigret: il parigino dal fiuto infallibile inventato da George Simenon nel 1929. Gino Cervi ha ricevuto due nastri d’argento ( il secondo Nastro per il complesso delle sue interpretazioni). E’ importante non dimenticare anche la sua intensa attività di doppiatore. Ha “prestato “ la voce, tra gli altri, a Orson Welles nel “Re dei re”, a Clark Gable in “Accadde una notte”, a James Mason in “Pandora” a James Stewart in “Harvey”.
La sua ultima fatica cinematografica, due anni prima della sua scomparsa, s’intitola Fratello Ladro (regia di Pino Tosini, 1972). Gino Cervi è scomparso a Punta Ala il 3 gennaio 1974. Suo figlio, Tonino Cervi è stato un apprezato regista.
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