…Prima, rovine sparse al suolo, avvolte dalla nebbia del tempo e dei ricordi; poi, lentamente, la scena si fa più chiara; non solo più pietre abbandonate al suolo ma colonne e archi e mura che ancora si sollevano verso il cielo a testimoniare una civiltà senza pari, la civiltà dei miti e degli Dei portatori di una giovinezza eterna; e le statue che li raffigurano le cui fattezze e proporzioni sono di parametro per stabilire la bellezza di un essere umano. Ed infine il discobolo del tutto simile, uguale non solo nel gesto sportivo ad un giovane germanico. Dunque, memoria del passato, rispetto dei miti, bellezza simile a quella degli Dei: questa è la razza germanica. E questa razza ha il compito di dominare e sottomettere tute le altre razze umane, le razze inferiori….

Scritto da Giulio Berruti venerdì, 17 ottobre 2008 alle ore 07:40 [Permalink]