Qui è la mdp che con un movimento di steady-cam va a “leggere” l’espressione del personaggio: questo significa che un’altra persona – e con lui lo spettatore – manifesta interesse per quella reazione; da oggettiva, la scena si fa soggettiva; e cosi viene chiamata in sceneggiatura.
Prendiamo, come esempio, una breve sequenza tratta dal film di Alexander Sokurov L’Arca Russa (Russian Arc, 2002).

Vi consiglio la visione di questo film, non solo per il quasi incredibile piano sequenza (dura quanto il film, cioè un’ora e trentasei minuti) ma per la straordinaria qualità immaginativa, dove il presente ed il passato della Russia si mescolano in un movimento che non conosce soste e per l’uso della strady-cam che avrebbe fatto la gioia di Fellini o di Stanley Kubrick.
Oltre ad essere un film straordinario, l’Arca russa è una vera lezione di tecnica ed arte cinematografica.

Scritto da Giulio Berruti martedì, 18 dicembre 2007 alle ore 09:55 [Permalink]