Verità oggettiva

    Louis Khan, 20-2-1991 / 17-3-1974

    ll documentario è verità oggettiva. E’ quello che si presenta davanti ai nostri occhi ma soprattutto è quello che abbiamo filmato. La realtà, per il documentarista è come il pezzo di marmo grezzo davanti agli occhi dello scultore. Lui vede la statua che vi è dentro e la porta alla luce lasciandosi tuttavia guidare dalla sottile natura del pietra, da quello che quella pietra racconta. Negli anni settanta, ho avuto la fortuna di intervistare Louis Khan, il grande architetto americano. Ad una domanda sulla scelta dei materiali da impiegare nella costruzione di un’ opera, Khan rispose che ogni materiale va impiegato e scelto nella sua natura, e come esempio disse: “Se chiedo ad un mattone, cosa vuoi essere, mattone? Il mattone mi risponde: voglio essere un Arco”. michellangelo buonarroti 6.3.1475-19.2.1564.jpg

    Non a caso uno scultore come Michelangelo andava per cave a scegliersi il marmo. E mi piace pensare che la sua ricerca non fosse dovuta esclusivamente a prendere quello che gli serviva secondo grandezza o purezza della vena. Mi piace immaginare che Michelangelo si guardasse intorno, nella cava, e chiedesse ad ogni pezzo di marmo appena strappato alla montagna. “Cosa vuoi essere, marmo?” E il marmo ne sono certo, gli rispondeva.

    E per questa ragione voi dovrete far scorrere la scena in moviola o sul monitor, senza stancarvi, forzandovi di non sovrapporla alle intenzioni messe durante le riprese, forzandovi di ascoltare con gli occhi, sino a comprendere le sue vere e durature emozioni, sino a chiederle: “Cosa vuoi essere scena?”

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