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I quattro dell’ apocalisse

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Titolo originale:
I QUATTRO DELL’APOCALISSE (1975)
Regia: Lucio Fulci
aiuto regia: Claudio Bondi e Joe (Giuseppe) Pollini .
Produzione: Edmondo Amati per Coralta Cinem.
Soggetto: dai racconti di Francis Berte Harte contenuti in “The Luck of Roaring Camp”
Sceneggiatura: Ennio De Concini
Cast: Fabio Testi, Lynne Frederick, Thomas Milian, Michael J. Pollard, Harry Bayrd, Bruno Corazzari, Adolfo Lastretti, Donald O’Brien, Giorgio Triestini.
Fotografia: Sergio Salvati
Musica: Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vice Tempera
Montaggio: Ornella Micheli
Scenografia Giovanni Natalucci
Costumi
Trucco Massimo Lentini
Ciraci/De Rossi
Formato: 35mm colore eastmancolor
Durata: Durata originale:105’ca.
Data di uscita: 2 dicembre 1974
Distribuzione: DMEG
Genere: western
Nazione: Italia

Trama:
I quattro dell’apocalisse sono: un baro(Fabio Testi),una prostituta incinta (Lynne Frederick), un ubriacone (Michael J. Pollard) e un nero matto (Harry Baird). Stanno fuggendo da una città di vigilantes ed hanno la sfortuna di incrociare sulla loro strada, il sadico bandito El Chaco.


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Il Regista:
Lucio Fulci, giornalista, critico d’arte, redattore della “Settimana Incom”, documentarista, attore, produttore, autore di canzoni, sceneggiatore, regista cinematografico, nasce a Roma nel ’27 (Roma 1996). Frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Collabora, tra le altre,alla sceneggiatura di “Un Americano a Roma” di Steno nel ’54. Il suo primo film é “I Ladri” con Totò nel ’57 Ricordandolo dirà:” Io sono un errore di Totò. Ero tanto felice come sceneggiatore, e mi toccò esordire nella regia!”.Seguono una serie di commedie musicali, un filone in voga negli anni sessanta nel quale si sente a casa; é lui, infatti, l’autore delle prime e più famose, canzoni di Celentano( “Con ventiquattromila baci” e “Il tuo bacio é come un rock”), arrivano poi i film comici con Franchi e Ingrassia, parodie dei successi americani. Negli anni 70 si produce nel “thriller” con alterni successi, i “sequel” di Zanna Bianca vanno bene al botteghino ma é alla fine degli anni 70 che scopre la sua vera vocazione: il cinema “Horror – Splatter”, orrore ed effetti speciali truculenti. “Zombi 2” lo lancia come maestro dello Splatter Violento:”…E tu vivrai nel terrore!”,” Paura nella città dei morti viventi” e “Quella villa accanto al cimitero”, sono i film che lo consacrano. Quentin Tarantino lo cita nel suo Bill Kill, quando, sotto la scena del risveglio dal coma di Uma Thurman, si sente la musica di:”Sette note in nero”, anche i fumetti lo celebrano: nell’albo di Dampyr, intitolato:”Lo schermo demoniaco”, ispirato al film:”…E tu vivrai nel terrore”, il regista appare nei panni di Louis Fuller. Per Fulci,questo é il secondo western, (il primo fu “le Colt cantarono la morte e fu…tempo di massacro” del ’66 scritto dal mitico De Leo.

1. Note: Solo per “divertissment”: il film é ambientato nel 1873, come dice bene la voce guida, all’inizio del film; peccato che nella scena del cimitero, leggendo ad alta voce tra le tombe, il protagonista legge su una lapide: “Mary Donahue, morta di parto, febbraio 1884”!.

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