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Dziga Vertov

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mdpbirrc.jpgDziga Vertov è un nome d’arte, quello dell’anagrafe è Denis Arkad’evic Kaufman nato nel 1898 in Polonia, a Bialystok, morto il 12 febbraio 1954 a Mosca.) Dopo gli studi in medicina, diventa cineoperatore d’attualità, poi fa carriera nel Comitato Centrale dell’URSS ( è capo del reparto cinematografico) , dirige un giornale filmato ed è autore del manifesto Kinoglaz, ovvero il cine-occhio. In altre parole, Vertov sosteneva che il cinema era un occhio destinato a riprendere solo la verità nella varietà del quotidiano. Sosteneva che la divisione in titoli delle sue opere era cosa fallace perchè tutto doveva riferirsi ad un unico titolo, a quell’ unica sequenza raccolta dall’occhio della cinepresa. uomotreno_2.jpg
Come per il nostro occhio e il nostro cervello. Da questo assunto, Vertov trae la forza per inventare un montaggio rapido, essenziale, asciutto. Indica, questo è importante, l’assoluta necessità dell’operatore di muoversi e filmare qualunque tratto della vita quotidiana. A guardarlo con attenzione.

L’uomo con la macchina da presa è una straordinaria anticipazione della realtà di oggi, della televisione, della pubblicità, dell’indiscrezione, del trucco, del montaggio moderno, della passione , dell’essere tutt’uno con la telecamera.

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Filmografia essenziale:

La settimana cinematografica (1918)
L’anniversario della Rivoluzione (1919)
La battaglia di Caricya, (1919)
Storia della guerra civile (1922)
Calendario cinematografico di Stato(1923)
Il Cineocchio(1924)
Prava cinematografica(1925)
La sesta parte del mondo (1926)
Avanti, Soviet! (1926)
La sesta parte del mondo (1926)
L’undicesimo (1928)

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