Natale per radio .4
1900 L’ ITALIA CHE VA AL CINEMATOGRAFO
La nuova fede è la scienza. Sono tali e tante le invenzioni prodotte in questi anni, che il cammino verso la modernità sembra farsi inarrestabile. Se ne preoccupa la Chiesa e i Papi, Pio X in particolare. E se qualche cattolico osservante come Antonio Fogazzaro, si permette di indicare strade innovative per la religione e le pubblica in un libro che intitola il Santo, vede la sua opera messa all’indice senza indugio.
Fa la sua comparsa nella cultura milanese Filippo Tommaso Marinetti, fondando la rivista letteraria Poesia. Ai suoi furori futuristi risponde Gozzano che dichiara di amare “…le sole rose che non colsi”.
La città menighina apre la Fiera campionaria destinata a durare nel tempo. Nasce la macchina per fare il caffè espresso. Visto il nostro amore per questa bevanda, credo sia doveroso dedicare qualche riga e qualche secondo di attenzione a questa splendida macchina per il caffè espresso Victoria Arduino, vera opera d’arte costruita nel 1905 da Pier Teresio Arduino, nel suo laboratorio di Torino. Forse la radicata abitudine degli italiani a bere il caffè espresso ha origini anche nella ammirazione per le macchine che glielo confezionavano.
Nella notte di Nartale del 1906 viene diffusa la prima trasmissione radio. Marconi riceverà il premio Nobel per la fisica tre anni dopo (1909). Giosuè Carducci lo ha ricevuto per la letteratura nel 1906. Trascorreranno venti anni esatti prima di veder assegnato il premio ad un’altro italiano, anzi, ad una donna italiana, Grazia Deledda. Kandinskij dipinge il suo primo acquarello astratto. In Belgio, un certo Baeekeland, già inventore della bachelite, realizza la prima carta fotografica che può essere stampata in laboratorio. Vende i diritti a Eastman; ma Picasso è più avanti della fotografia e della Kodak e dà vita al movimento cubista dipingendo Les demoiselles d’ Avignon.
Il 1908 E l’ anno terribile del terremoto di Messina, mentre Scipione Borghese e Luigi Barzini vincono la Parigi-Pechino pilotando una Atala. Sono anche gli anni delle prime trasfusioni di sangue che menano grande scandalo e perplessità non solo in tante confessioni religiose.
Verso la fine del primo decennio si sviluppano in Italia forti spinte nazionaliste. A Firenze nasce l’ Associazione Nazionalistica Italiana che chiede ai governanti una decisa politica degli
armamenti, l’ espansione coloniale ma soprattutto di rispondere al compito di farci sentire tutti italiani. E’ una pessima interpretazione dello spirito risorgimentale e le conseguenze non tarderanno a farsi sentire.
Fanno la loro comparsa anche i primi fumetti, dedicati solo ai più piccoli, con due giornali: L’ Illustrazione dei Piccoli edito a Torino e il più famoso Corriere dei Piccoli. I due giornali si appoggiano a disegnatori francesi e statunitensi ma sin dal primo numero il ” Corrierino” pubblica il lavoro di un disegnatore italiano, Attilio Musino, che presenta le avventure del negretto Bilbolbul.
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