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Corti o indifferenza

Corto Cortissimo Venezia 06

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Ricevo, e pubblico volentieri, la notizia che Gianluca e Massimiliano De Serio sono risultati i vincitori del PRIX UIP EDINBURGH 2006. Il vincitore è stato scelto dalla giuria del festival, composta da Elisabeth Knowles, giornalista cinematografica australiana e da Robin Macpherson, direttore di Scottish Screen Academy del giovane Muslim attraverso credenze e rituali religiosi, un intenso affresco di un tema politicamente oneroso.

Nella motivazione i giurati descrivono il film come un ritratto elegante e umano dei primi passioneroso.” I fratelli De Serio sono gemelli e si sono già distinti in lavori di grande interesse. Auguro a loro di poter arrivare sino alla vittoria definitiva nel European Film Awards il 2 dicembre a Varsavia e di ricevere il premio di 10.000 Euro. Questa motivazione ci dà lo spunto per entrare a parlare di Corto Cortissimi e di Venezia.


Lo faccio con una certa difficolt??: non amo i mega raduni del cinema come Venezia o Cannes. Troppa mondanità, troppo parlarsi addosso, troppe attrici ( è già successo anche quest’ anno) a dichiarare che sono belle, certo, ma che sono soprattutto brave. E intanto, per non perdere l’ occasione vai con scollature e mossettine a piedi nudi nelle acque del Lido, mentre intorno secoli di storia e di bellezza guatano silenziosi e forse minacciosi. A questi luoghi dove si va più per farsi vedere che per far vedere quello che si è fatto, preferisco i Festival di settore, indirizzati a un tema specifico. Cos?? che il lavoro ed il sogno di tanti autori non vadano dispersi nell’ acqua alta ma siano seguiti con attenzione e guardati con interesse. Nel marasma generale, dunque, arrivano anche i Corti, dal 7 settembre. I film in concorso sono diciassette e sono stati scelti su oltre mille. La giuria è presieduta da Teboho Mahlatsi uno dei più importanti cineasti africani, già vincitore nel 1999 del leone d’ argento nella sezione del Corto Cortissimo con Portrait of a Young.
Gli autori si disputeranno il Leone e il Prix UIP riservato al miglior corto europeo. Un presidente di tutto rispetto, dunque e due premi prestigiosi. Auguriamoci che la stampa e le televisioni seguano questa sezione con interesse maggiore di quello dimostrato negli anni passati. Noi di qui, faremo quello che possiamo e ancora non abbiamo perso la speranza che Veltroni riesca a trasbordare queste opere anche al Romefilmfest della metà di ottobre.

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